Rispetto ai livelli preindustriali la temperatura media del Pianeta è aumentata di 0,98 °centigradi e la tendenza osservata dal 2000 a oggi fa prevedere che, in mancanza di interventi, potrebbe arrivare a +1,5 °C tra il 2030 e il 2050. Ma perché è fondamentale non superare questo limite?
Un limite per salvare l’ambiente
Sul sito del Comitato Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici è stato pubblicato il Rapporto Speciale “Riscaldamento globale di 1,5 °C”. Dallo studio emerge che limitando il riscaldamento globale a 1,5 °C anziché 2 °C o più farebbe si che, entro il 2100, l’innalzamento del livello del mare su scala globale potrebbe essere più basso di 10 cm. Questo potrebbe voler dire che 10 milioni di persone non sarebbero sottoposte a rischi alle risorse idriche, infrastrutture ed ecosistemi.
Le barriere coralline potrebbero ridursi del 70-90% con 1,5 °C, mentre con 2 °C sparirebbero completamente (perdita maggiore del 99%);
420 milioni in meno di persone sarebbero esposte alle ondate di calore se si limitasse il riscaldamento globale a 1,5 °C rispetto a 2 °C.
La probabilità di siccità e deficit idrici, nonché di precipitazioni estreme, in alcune aree del Pianeta sarebbe nettamente più alta.
È ancora possibile limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C, ma bisogna agire adesso e con azioni efficaci: raggiungere emissioni zero nette di CO2 a livello globale intorno al 2050, ridurre l’uso del carbone, elettrificazione dei consumi di energia e forti riduzioni delle emissioni del settore agricolo.
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