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Campania

Autonomia differenziata: Campania prima ad approvare referendum

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La Campania è la prima regione – come detto ai microfoni di NanoTv dalla prima firmataria del Gruppo Misto, Vicepresidente del Consiglio Regionale Valeria Ciarambino – ad aver deliberato per la richiesta di referendum abrogativo della Legge 26 giugno 2024 n. 86, riguardante l’autonomia differenziata delle regioni a Statuto Ordinario.

Autonomia differenziata: approvata la deliberazione per la richiesta di referendum abrogativo

Al termine del Consiglio Regionale straordinario della Campania dell’8 luglio 2024, ne è stata approvata deliberazione. La seduta alla guida di Gennaro Oliviero ha visto una decisione di 36 voti favorevoli di consiglieri di maggioranza, Gruppo misto e Movimento 5 Stelle. 9 voti contrari del Centrodestra e un’astensione da parte del consigliere Raffaele Maria Pisacane (Azione-Per).

“Vuol dire che da qui parte l’onda per difendere l’unità del Paese. E per difendere il destino del Sud. Particolarmente orgogliosa di questa battaglia che inizia oggi ma che dovrà coinvolgere una moltitudine di cittadini, che dovranno essere in ogni strada ed in ogni piazza del Sud e dell’Italia intera. Bisogna diffondere la consapevolezza che questa è una legge che relega il Sud ad emarginazione e divari in ordine ai servizi essenziali per sempre. Perché si tratta di una riforma pressoché irreversibile. Le regioni del Sud dovrebbero sposare questa causa. Purtroppo diventa una questione di appartenenza politica per cui le regioni di centrodestra sebbene manifestino perplessità, a tutt’oggi non hanno preso una posizione. Colgo l’occasione per chiedere a tutti gli eletti del Sud del centrodestra di esercitare l’obiezione di coscienza nei riguardi di tale riforma secessionista, che fa dell’egoismo territoriale una legge.” L’accalorato intervento della stessa Vice Presidente Valeria Ciarambino.

Tra pro e contro la Campania prima regione d’Italia a deliberare

La Campania può dunque intraprendere questo passo ai sensi dell’articolo 75 della Costituzione.

Le posizioni della Ciarambino si sono scontrate con quelle opposte della Lega di Severino Nappi, che ha definito quelle del centrosinistra fasi di “sceneggiata politica. – Anche lui ai microfoni di NanoTv –  Oggi in aula prendono la parola contro l’autonomia differenziata, le stesse persone che qualche anno fa nella stessa aula hanno sostenuto esattamente il contrario. E lo fanno nei confronti di una legge che è di gran lunga migliore di quella che volevano approvare. Il che dimostra – conclude – la pochezza morale di questa maggioranza e soprattutto del suo presidente”.

Mario Casillo del Partito Democratico parla ancora di questa legge definendola Spacca Italia. “I media parlano troppo poco di una norma che metterà in ginocchio metà del Paese”. Ultimo a parlare ai microfoni di NanoTv, Tommaso Pellegrino di Italia Viva. “Che venga almeno stracciata la parte sanitaria. Noi non è che non siamo per l’autonomia; ma per un’autonomia che crei sburocratizzazione. Le stesse Aziende del Nord saranno costrette a confrontarsi con 21 sistemi legislativi diversi. L’economia fa investimenti dove ci sono servizi. Se guardiamo ai grandi temi infrastrutturali: servizi autostradali, alta velocità ferroviaria, sono stati realizzati tutti al Nord. Si acuirebbe solo ancor di più il divario”. 

Autonomia differenziata: Campania apripista

Strada aperta dalla Campania ma che fa proseliti. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Emilia Romagna, Toscana, Puglia e Sardegna.

L’azione delle cinque Regioni governate dal centrosinistra si aggiunge a quella delle 34 sigle, tra cui ci sono tutti i partiti di opposizione (tranne Azione), Cgil e Uil, che venerdì scorso hanno depositato in Cassazione il quesito referendario per chiedere l’abrogazione della legge Calderoli, che ha istituito l’autonomia differenziata. Entro settembre, i 34 promotori dovranno raccogliere 500mila firme.

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