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Chi fa figli, in pensione prima: ma Cottarelli sa che i figli costano?

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articolo di Saveria Russo

Un tweet di Carlo Cottarelli, economista e direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani dell’Università Cattolica di Milano, accende una nuova polemica che non sembra avere intenzione di placarsi: pensione anticipata come premio per chi fa figli. Ma tutti gli altri?

Cinguettii e provocazioni: cos’ha detto davvero Cottarelli?

Durante lo spoglio elettorale delle ultime amministrative e mentre si scaldao i motori per la riforma previdenziale che dovrebbe essere attuata nella legge di bilancio 2022, sono tante le proposte avanzate e, tra queste, spicca e fa discture quella avanzata dal tecnico Carlo Cottarelli che, in suo tweet, propone la pensione anticipata solamanete a chi fa figli.

Secondo L’ISTAT, i nati in Italia nel 2021 scenderanno sotto i 400K. Con pochi figli ci saranno meno lavoratori a produrre ciò che è necessario per gli anziani, obbligando questi a ritardare il pensionamento. Servirebbe un meccanismo premiante: chi fa figli vada in pensione prima.

Questa sua proposta, è nata dall’allarme dato dal Presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo che ha parlato di crisi demografica dell’Italia. Sottolinea infatti Blangiardo che “E’ la prima volta che si registra un calo del genere in un Paese che conta circa 60 milioni di abitanti. Per fare un paragone, negli anni ’60 eravamo attorno a un milione di nuove nascite, mentre qualche decennio dopo eravamo sulle 800mila. Se non c’è ricambio, un Paese perde vitalità e di conseguenza si ferma Il calo demografico non riguarda solo gli italiani ma anche gli stranieri”.

E tutti gli altri? Le critiche a Cottarelli

In realtà questa è un idea che Cottarelli sostiene da molto tempo ma il tweet con la sua “provocazione” ha di conseguenza innescato davvero molte critiche da parte degli utenti.

Immediatamente sono arrivati moltissimi commenti di persone che hanno criticato questa frase e molti utenti hanno fatto diverse domande, anche ironiche, sulla questione: “Allora io che non ho figli, voglio un premio perché inquindo meno di uno che ha figli” o ancora “E se i suoi figli vanno a lavorare all’estero o sono disoccupati gli togliamo il diritto di pensione anticipata?” o “E io che sono single? No assegni familiari, no mutuo agevolato, pago le tasse e vado in pensione dopo?”

Il vero problema sono i salari

A ben vedere, la dichiarazione di Cottarelli tiene sì conto dei dati sulle nuove nascite forniti dall’Istat, ma non di quelle sui salari.

Repubblica riporta che i dati Ocse mostrano che i salari italiani in 30 anni sono calati del 2,9% mentre in Francia e in Germania sono saliti del 30%. Non solo: come riporta Elena Marisol Brandolini, mentre in Spagna il Governo guidato da Pedro Sanchez ha da poco aumentato il salario minimo, che in Spagna esiste dal 1963, a 965 euro al mese, nel nostro Paese si sta ancora discutendo della possibilità o meno di istituire questa misura economica.

Si, perché le discussioni sulla crisi demografica non tengono conto dell’aumento del costo della vita.

Tutti incolpano i giovani, ma non è colpa loro

Blangiardo, dopo aver sottolineato le difficoltà economiche che devono affrontare i neogenitori, ha dichiarato: “Non c’è dubbio che rispetto alle precedenti generazioni (i giovani, da notare bee) sono più deboli, meno capaci di reagire, meno avvezzi a rimboccarsi le maniche”. Quindi la colpa è sì della crisi economica, della mancanza di servizi, della disoccupazione femminile in aumento, ma anche i giovani ci mettono del loro, non si impegnano! Per dirla alla Renzi: i giovani non sanno soffrire.

Eppure, proprio quei giovani che secondo il leader di Italia Viva e il presidente dell’Istat non si impegnano abbastanza, sono quelli che, sempre secondo l’Istat ,hanno pagato e ancora oggi continuano a pagare il prezzo più alto della crisi: quindi si, i giovanni stanno soffendo, eccome.

E’ interessante ed anche divertente leggere le dichiarazioni di studiosi, di tecnici e di politici sulle ragioni per cui in italia i figli non si fanno più, anche perché tra le possibili soluzioni a questo “disagio” mancano quelle adottare dagli altri paesi, come l’istituzione di un salario minimo, l’allargamento dell’accesso alla genitorialità a single e a coppie omosessuali, congedi di paternità paritario tra uomini e donne: insomme, basterebbe davvero poco, basterebbe “osare”, essere più inclusivi per dare la possibilità, letteralmente, al nostro paese non solo di ripartire ma proprio di “rinascere”.

Carlo Cottarelli però, non si lascia abbattere dalle critiche, anzi si mostra molto sereno e, in una sua intervista su VanitiFair, meglio spiega questa sua proposta, anzi “provocazione”.

È una cosa che ho già detto anni fa, che ho scritto nel mio libro nel 2018 e che ogni tanto dico per ricordarlo alle persone. Ovviamente è una provocazione, ma è importante far capire alle persone che dietro il problema delle pensioni c’è il fatto che la gente non fa più figli.

Quando gli è fatto notare di essere stato accusato di essere stato accusato di pochi sensibilità verso chi non può avere figli o non vuole avere figli, ha risposto “Nella vita ci sono tante ingiustizie, dovremo sistemare anche quelle, ma resta il fatto che se non si fanno figli il problema diventerà sempre più grave e la pagheremo tutti. Quest’anno la stima è di 400mila nuovi nati, nel 1954, quando sono nato io, erano oltre i 900mila. “Eppur si muove” diceva Galileo al tribunale dell’Inquisizione al termine della sua abiura dell’eliocentrismo: allora la gente era arrabbiatissima con lui, ma mi sembra che non avesse torto».

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