Colpo di Stato in Niger
Un gruppo di soldati del Niger ha dichiarato, in diretta sulla televisione nazionale, di aver compiuto un colpo di Stato. Il presidente Mohamed Bazoum, che era stato democraticamente eletto due anni fa e che avrebbe avuto l’intenzione di destituire il comandante della Guardia Presidenziale Omar Tchiani, è stato deposto e arrestato dai militari. Non si sa dove l’uomo si trovi in questo momento.
Mercoledì mattina un’unità speciale dell’esercito ha circondato il palazzo presidenziale e diversi ministeri a Niamey, la capitale. Il gruppo militare, noto come Consiglio Nazionale per la salvaguardia del Paese, ha chiuso in confini terrestri e aerei del Niger e ha imposto un coprifuoco.
La condanna internazionale
Alcuni ministri, come per esempio quello degli Esteri, si sono detti favorevoli al golpe; in un tweet il presidente Bazoum ha scritto che le conquiste democratiche ottenute in questi anni saranno salvaguardate da chi ama la democrazia e la libertà. Il colpo di Stato – il settimo vissuto dal Niger dal 2020 – è stato condannato dall’ECOWAS, la Comunità Economica degli stati dell’Africa occidentale, e il presidente Bazoum ha ricevuto la solidarietà dell’ONU e degli Stati Uniti. Persino Mosca ha chiesto l’immediato rilascio del presidente.
Il colonnello Amadou Abdramane ha intimato a “tutti i partner esterni” di “non intervenire”. Il ministro degli Esteri italiano Tajani ha assicurato che i 170 italiani che vivono in Niger sono stati contattati dalla Farnesina e invitati a rimanere nelle loro abitazioni. “I nostri connazionali” conclude Tajani “sono al sicuro.”
___________
Continua a seguirci su Facebook, su Instagram, Twitter, Tiktok e Waveful! Ricevi tutte le notizie sul tuo cellulare iscrivendoti al canale Telegram.
Scopri gli ultimi aggiornamenti cliccando qui.