Nel consueto discorso del venerdì, sui social il Presidente della regione Campania Vincenzo de Luca ha dedicato ampio spazio all’autonomia differenziata.
De Luca su Occhiuto e Bardi: “Bene, vi siete svegliati!”
“Registro con soddisfazione” afferma il Governatore “che finalmente ci si è svegliati: ci sono state dichiarazione di colleghi dell’aerea di maggioranza, come Roberto Occhiuto e Vito Bardi, della Calabria e Basilicata. Devo dire a Occhiuto” aggiunge “che potevamo mobilitarci un po’ prima: ho chiamato Occhiuto alla vigilia della nostra manifestazione a Roma del 16 febbraio e aveva problemi con la situazione nazionale.”
Tuttavia, de Luca sottolinea che “è importante la presa di posizione di Occhiuto e Bardi. Meglio tardi che mai.”
L’autonomia differenziata “spacca l’Italia e favorisce i più ricchi”
L’autonomia differenziata, dice il Governatore, per com’è concepita “spacca l’Italia e favorisce i più ricchi”. Se i LEP non saranno definiti entro due anni, infatti, le risorse saranno ripartite in base alla spesa storica: secondo De Luca, in questo modo “i ricchi saranno più ricchi e i poveri sempre più poveri”.
Ma non è questa l’unica criticità della legge, che stabilisce che l’autonomia differenziata dovrebbe avvenire “senza oneri aggiuntivi per il bilancio dello Stato”. Chi, si chiede il Presidente della Campania, dovrebbe quindi provvedere ad adeguare il livello del Sud ai LEP, anche considerando che la legge prevede che le regioni più ricche possano trattenere gran parte del residuo fiscale?
De Luca propone due emendamenti
La Regione, aggiunge de Luca, è pronta ad accettare “la sfida dell’efficienza”, ma a patto che “si parta ad armi pari”.
Nello specifico, De Luca propone di approvare due emendamenti: il primo che vieti a tutte le regioni di fare contratti integrativi regionali per la sanità e la scuola; il secondo che sancisca che le per ogni regione deve essere stanziato lo stesso quantitativo di risorse dal fondo sanitario nazionale così come uguale deve essere il numero di dipendenti nella sanità pubblica – al momento, la Campania ha la metà del personale sanitario dell’Emilia Romagna.
Questi due emendamenti sarebbero, per De Luca, elemento di garanzia sufficiente.
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