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È colpa tua? // RECENSIONE

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“È colpa tua?” è il secondo libro della trilogia “Colpevoli” di Mercedes Ron. Il film originale Amazon Prime uscito quest’estate ha fatto letteralmente impazzire il mondo e la storia d’amore tra i due fratellastri, Noah (Nicole Wallace) e Nick (Gabriel Guevara), ha conquistato e fatto sognare il pubblico.

Il suo successo ha fatto immediatamente confermare l’uscita dei due sequel “È colpa tua?” e “È colpa nostra?”. Come delineato però sia nella nostra recensione che nell’annuncio dei due sequel, i libri si differenziano dal film e per una volta il film batte nettamente il libro.

Nick e noi iniziano la loro storia d’amore alla luce del sole, una storia ostacolata dalla mamma di lei e dai loro stessi scheletri nell’armadio.

I segreti che ognuno cela li porterà a distanziarsi e litigare, fino al punto in cui nessuno dei due riuscirà a comprendere l’altro. Riusciranno comunque a sopravvivere?

La trama [attenzione! Spoiler]

In Italia la casa editrice che ha pubblicato il libro è Salani.

Già dal primo libro si evince quanto Nick sia una figura tossica, cosa che non emerge per nulla dal film. Nel secondo libro le cose peggiorano anche. Il suo atteggiamento è una sistematica violenza psicologica su Noah che sembra essere vittima di una relazione tossica. Tutto quello per cui, ancora oggi, le donne soffrono. Una gelosia portata allo stremo, delle punizioni che le vengono inflitte tramite i rapporti sessuali. Nick fa sentire costantemente Noah sbagliata per il suo lutto nei confronti del padre, giudicandola e mai comprendendola. Non c’è da sorprendersi che lei abbia poi timore di confidarsi con lui.

Noah accetta i suoi comportamenti, credendo lei stessa di essere sbagliata per il suo dolore. Credendo di non essere abbastanza per lui. Si dice più volte che Nick lotti per il loro amore da solo, okay, ma chiariamolo, è un amore malato. Come se ciò non bastasse, sono circondati da personaggi altrettanto tossici.

Recensione

Non dirò che non ci sono scene che “salvo”, entrambi sembrano voler cambiare l’uno per l’altra, ma sono anche i distruttori l’uno dell’altra. Esaltare questo tipo di rapporto, soprattutto per chi magari non ha ancora delineato bene la questione delle “relazioni di coppia” fornisce una visione sbagliata.

Esiste sempre il rischio che gli adolescenti possono prendere per giusti atteggiamenti nocivi, che di base non lo sono e per questo il libro non è certamente adatto a tutti. Il finale era scontato e sì, per alcuni versi insensato.

Onestamente non so come potrebbero salvare il film adesso, ma non vedo l’ora di scoprilo.

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