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3 anni agoon
Difficile descrivere questi anni che ci siamo ritrovati a vivere; potremmo usare tantissime parole e aggettivi – e forse lastricare la strada di qualche migliaio di detestabili avverbi – ma non sbaglieremo di certo dicendo che questo è sicuramente un tempo ingrato.
Ingrato, sì: quand’è l’ultima volta che avete sentito qualcuno rivolgervi un “grazie” che non fosse di circostanza? Avete incontrato, nell’ultima settimana o nell’ultimo mese, o forse anche nell’ultima decade, qualcuno che si sentisse sinceramente grato per ciò che aveva o che viveva? Quand’è l’ultima volta che voi stessi vi siete sentiti grati per qualcosa?
Questa settimana, in occasione della celebrazione di una festività, il Ringraziamento, dalle origini non troppo felici e che sicuramente non appartiene a questo Paese ma da cui forse potremmo estrapolare almeno qualche riflessione, il tema su cui la nostra Redazione si soffermerà sarà esattamente questo: trovare #QualcosaPerCuiDireGrazie.
Parleremo di come, tutto sommato, grazie alla scienza quest’anno sia migliore di quello terribile e fortunatamente passato; vi mostreremo di come l’impegno delle bistrattate nuove generazioni stia davvero cambiando il nostro modo di vedere le cose e di come i tanto vituperati social non siano poi così cattivi e che, anzi, ci potrebbero rendere tutti più uniti; vi racconteremo delle storie che parlano di gratitudine e delle origini del Ringraziamento (e anche del Black Friday).
Cercheremo insieme, insomma, #QualcosaPerCuiDireGrazie – e se ne avrete voglia, potrete unirvi a noi in questa ricerca.
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