Finalmente è partito il G7 dei ministri degli Esteri che, questa volta, ha sede sull’isola campana di Capri. Come prevedibile, oggetto di discussione è stata la crisi in Medio Oriente.
Crisi in Medio Oriente: l’obiettivo è la de-escalation
Tajani parla di una ricerca di “pace e stabilità” e l’obiettivo è quello di una de-escalation. Si parla di Gaza, dell’impegno per raggiungere un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi, ma si lavora anche per raggiungere una “soluzione per infliggere delle sanzioni all’Iran” e per risolvere il problema degli Houthi, alleati di Teheran che continuano ad attaccare le navi legate a Israele e finendo così per minacciare il traffico mercantile. C’è, anche, una certa preoccupazione per la reazione promessa da Israele dopo l’attacco iraniano: “Noi, dice Tajani, ci auguriamo che prevalga sempre la prudenza”.
“Lavoreremo” aggiunge il ministro degli Esteri italiano “per cercare insieme innanzitutto l’unità. […] Ieri” conclude “durante la riunione dei ministri degli Esteri dell’Unione Europea, l’orientamento europeo era quello di dare sanzioni a chi dà missili e droni come quelli utilizzati contro l’Ucraina, contro Israele e contro i mercantili nel Mar Rosso”.
___
Continua a seguirci su Facebook, su Instagram, Twitter e Waveful! Ricevi tutte le notizie sul tuo cellulare iscrivendoti al canale Telegram.
Scopri gli ultimi aggiornamenti cliccando qui.