Una catastrofe naturale ha colpito duramente il Guatemala quando una piena improvvisa del fiume Naranjo ha spazzato via le baracche costruite sulle sue rive, causando almeno sei morti, tra cui due minori, e lasciando tredici persone, di cui otto bambini, ancora disperse.
Morti e dispersi in Guatemala
L’evento tragico ha avuto luogo nella capitale, Città del Guatemala, dove il fiume Naranjo è cresciuto a dismisura a causa delle forti piogge che hanno colpito la regione. Centinaia di soccorritori, tra cui vigili del fuoco, poliziotti, soldati e volontari, si sono mobilitati per cercare di salvare vite umane e aiutare le persone coinvolte.
La forza dell’alluvione ha portato via massi, alberi, terra e detriti, distruggendo le precarie abitazioni della zona, in gran parte costruite con lamiere di zinco. È importante notare che molte delle acque reflue delle abitazioni della capitale confluiscono nel fiume in piena, e sulle sue sponde migliaia di abitanti svantaggiati hanno costruito le loro case nonostante il divieto delle autorità. A seguito di questa tragedia, le comunità colpite chiedono con forza di essere trasferite in luoghi più sicuri.
La stagione delle piogge, che si estende da maggio a novembre, ha avuto finora conseguenze devastanti in Guatemala. Le piogge torrenziali hanno causato almeno 29 vittime nel paese e hanno colpito circa 2,1 milioni di persone, di cui più di 10.000 hanno perso le proprie case.
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