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3 anni agoon
Impegnati a strappare al presente, un morso alla volta, qualche boccone di felicità e soddisfazione nel mare di frustrazione in cui ci siamo ritrovati, siamo diventati quasi incapaci di proiettarci in un tempo che superi qualche settimana o, al massimo, qualche stagione.
La politica, per anni, ha fatto piani a breve termine al solo scopo di sottrarre agli avversari qualche voto; sono stati tagliati i fondi alla ricerca – che, si sa, è lenta e lontana dall’immediatezza – alla scuola – perché investire sui cittadini di domani, quando puoi parlare agli adulti? – e sono decenni che consumiamo ogni anno più risorse di quelle che il pianeta ci mette a disposizione.
e, questa settimana, la Redazione de La Settimana TV cercherà di farvelo ricordare. Vi parleremo degli anni in cui, tra Martin McFly e profetici articoli di giornale, il futuro era oggi e del motivo per cui, per alcune persone, la sfiducia è tale da arrivare a dire che il futuro non esiste. Vi racconteremo del perché Friday For Future è un movimento così apprezzato dai ragazzi e irriso dagli adulti e di come, nella letteratura e nel cinema, il futuro possa descrivere i migliori e i peggiori mondi.
Perché, anche se lo neghiamo e preferiamo crogiolarci nell’oggi, il futuro è una promessa che ci è stata fatta dal tempo, proprio come la morte, e il tempo mantiene sempre la parola data.
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