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La Bottega delle Anime // RECENSIONE

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la bottega delle anime

Alcune opere d’arte – sculture, dipinti, romanzi – sembrano vive e parlano all’anima di chi le osserva o le tiene tra le mani. Che lo faccia con i colori, le ombre o anche le parole, l’arte racconta sempre una storia e ci emoziona, ci sconvolge; talvolta, addirittura, ci cura.

Di questo parla l’ultimo romanzo di Arianna Calandra,La Bottega delle Anime”, edito da I.D.E.A. – Immagina Di Essere Altro, casa editrice romana specializzata nel fantastico. Nella sua storia, che si muove tra Londra e Firenze e corre tra i secoli, l’autrice racconta una storia di ferite mortali e insperate rinascite, una storia di vite, sogni, amori e anime sfiorate.

La bottega delle anime

La Bottega delle Anime

Di cosa parla “La Bottega delle Anime”?

Protagonista di questo romanzo è Margherita, una restauratrice che si è trasferita a Londra per un lavoro alla prestigiosa National Gallery. Ombrosa, affamata d’affetto e tormentata dal suo passato, Margherita ignora la sua fame e lascia che la vita le scorra addosso senza permettere a niente e nessuno di avvicinarsi a lei. La sua vita passa così, monotona e insignificante, sempre uguale a se stessa fin quando non fa una scoperta straordinaria e si ritrova tra le mani un’opera perduta del pittore Holbein, “Il trionfo della ricchezza”.

Ma c’è qualcosa di strano in quella tela tanto preziosa: da quando ne è entrata in possesso, Margherita inizia a fare sogni vividi, visioni sconcertanti che la trasportano nella Firenze del 1500 nei panni dell’aspirante pittore Loris. Man mano che passano i giorni e le settimane, Margherita è sempre più confusa e il confine tra realtà e finzione diventa sempre più labile… cosa significano quelle visioni? La ragazza sta perdendo il senno o forse sta davvero viaggiando nel tempo?

Con delicatezza, Arianna Calandra dipinge per noi un ritratto emozionante e per niente banale che riesce a raccontare efficacemente il potere e la forza dell’arte, una storia gentile e appassionata che abbraccia il lettore e che in questa stretta gli sussurra che è sempre possibile rialzarsi, anche dopo le cadute peggiori, e che andrà tutto bene.

Ogni pennellata è un viaggio nel tempo

La premessa su cui si basa “La Bottega delle Anime” è tanto semplice quanto affascinante: in un frammento d’arte – poco importa che si tratti di una pagina scritta o di una tela colorata – è intrappolata l’anima di chi l’ha creata. L’arte è una magia che, al di là dell’escamotage fantastico ideato da Arianna Calandra in questo romanzo, consente a due anime distanti nel tempo e nello spazio di dialogare tra loro.

Un’opera d’arte è una lettera d’amore al futuro e contemporaneamente uno scrigno prezioso in cui custodire per sempre, intatta ed eterna, l’emozione che l’ha ispirata: la musica, la poesia, la pittura, la fotografia sottraggono alle grinfie del tempo l’amore, l’odio e la paura, la rabbia, la disperazione e tutte le emozioni dell’autore e le offrono in dono a chi è capace di prestare il proprio sguardo e il proprio cuore a queste gemme preziose e si lascia contaminare da emozioni non sue ma che sente come proprie.

Ogni pennellata, ogni parola, ogni nota è un viaggio nel tempo – un dialogo impossibile e appassionato, eterno e disperato tra due punti dell’universo che la mera biologia non avrebbe mai permesso che si incontrassero ma che, attraverso l’arte, si toccano, parlano, si abbracciano e persino si amano, confondendosi l’uno nell’altro.

L’arte che racconta (e salva) l’anima

“La Bottega delle Anime”, attraverso una storia intriganteuna ricostruzione storica fedele, è una dichiarazione d’amore all’arte che intrappola, racconta e salva l’anima di chi la vive.

Quella di Margherita e Loris è una storia fantastica, ma contemporaneamente reale: perché non viaggeremo davvero nel tempo grazie a un quadro incantato, ma in un certo senso lo facciamo ogni giorno quando ascoltiamo un vecchio vinile, quando guardiamo un film o troviamo in un cassetto una vecchia foto sfocata.

L’arte, anche se questi tempi efficienti e produttivi ci sussurrano di dimenticarcene, è una potente e verissima necromanzia che riporta in vita persone morte da tempo e che libera da abissi non meno mortiferi anime ferite e intrappolate; è l’unica magia davvero reale.

Tre motivi per leggere “La Bottega delle Anime”

1. È una dichiarazione d’amore appassionata all’arte;

2. è una storia intrigante e ben scritta;

3. la penna dell’autrice è un abbraccio che vi farà sentire bene.

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