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3 anni agoon
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Rosa SerraLa libertà è coraggio. C’è qualcosa di estremamente forte e ardito nel cercare di essere liberi. Storicamente e politicamente parlando, sono innumerevoli le persone a cui non è stato permesso vivere con l’indipendenza che desideravano. Eppure, hanno trovato una via di fuga per sbocciare in tutta la loro voglia di rompere le catene della censura, e riuscire a esprimere ciò che avevano dentro. L’artista è così, una persona che suscita scalpore, che fa scandalo, viene criticata, ma comunque non rimpiange mai di aver osato, pur di creare arte.
Ecco per voi una selezione delle più belle e significative opere d’arte sulla libertà:
La libertà di ribellarsi: Delacroix la rappresenta con la figura di Marianne, la donna protagonista del dipinto e personificazione della Repubblica francese. Storicamente, il quadro si ispira a “Le tre gloriose giornate” del 1830, quando i parigini insorsero contro il sovrano Carlo X. La rivoluzione del dipinto non sta solo nei moti di rivolta del popolo, ma anche nella rappresentazione della figura femminile. Il seno scoperto e la peluria ascellare sono elementi realistici e naturali, che suscitarono molto scalpore per l’audacia dell’artista di interpretare la libertà come concetto universale e anticonformista.
Keith Haring è stato un attivista gay, un uomo d’affari, ma soprattutto un grande artista. La sua vita personale e la mentalità avanguardistica di cui vantava lo resero un pioniere dell’inclusione. “L’arte è per tutti”, diceva, e lo riflette nelle sue opere. Questo disegno fu realizzato in occasione del ventesimo anniversario dai moti di Stonewall del 1969, le rivolte della comunità LGBTQ+ contro la violenza delle autorità. Haring dovette convivere con la censura, come testimonia il fatto che dopo la diffusione di quest’opera, ideata come annullo postale per francobolli, il senatore repubblicano Jesse Helms si scagliò pubblicamente contro le autorità postali, sconvolto dall’immagine. La costante critica e omofobia dei suoi contemporanei non fermarono l’artista dal perseguire la sua idea di libertà, in amore e nella vita.
Nei sogni tutto è concesso. Rob Gonsalves è stato uno dei maggiori esponenti del “realismo magico” moderno, un ramo del surrealismo. Le sue opere giocano con i contrasti tra realtà e fantasia, come in “Bedtime aviation”. Anche tra le mura della propria stanza, è possibile viaggiare sulle ali dei sogni e raggiungere qualsiasi luogo che si riesca a immaginare. E così anche un letto può diventare cielo, campagna, mondo. Quest’opera ispira un sentimento di libertà di fantasticare, di non dover restare per forza con i piedi per terra: a volte, la fantasia è ciò di più reale che abbiamo.
La sovrapposizione di un mare burrascoso, prossimo alla tempesta, e l’immagine di una grande colomba che offre una finestra su uno scorcio di cielo sereno. René Magritte rappresenta il doppio volto della vita familiare: talvolta tumultuosa, ma pur sempre un punto di riferimento. Nonostante il filo che ci tiene legati dalla consanguineità, è sempre concesso volare via verso luoghi più tranquilli. Una rappresentazione surrealistica della ricerca dell’indipendenza, che spesso e volentieri diventa un’oasi di pace.
Banksy è uno dei più celebri e acclamati artisti moderni. La sua arte si focalizza sulla critica sociale, e per essere apprezzata al meglio nel suo realismo, nasce nelle strade. I graffiti satirici di Banksy sono lo specchio di una società problematica, e sono volti a innescare una riflessione nell’osservatore. In “Kissing Coppers”, l’artista denuncia l’omofobia, radicata nelle autorità, che spesso sono state carnefici invece di protettrici della comunità LGBTQ+. Se due uomini che si baciano fanno ancora scalpore negli anni 2000, due poliziotti sono una rappresentazione ancora più ardita. Le cose possono cambiare solo normalizzando ciò che è da sempre comune all’indole umana, e in questi tempi è davvero ora di dire basta alle discriminazioni. Banksy invita alla libertà di amare chi si vuole, senza lasciarsi influenzare dal proprio lavoro, dal proprio ruolo sociale o dai pregiudizi, purtroppo ancora dilaganti.
Frida Kahlo è ormai un’icona, riconosciuta a gran voce come simbolo di libertà e indipendenza femminile. Ne “Le due Frida”, l’artista esprime tutta la sofferenza che le è causata dalla separazione dall’amato marito, Diego Rivera. Sulla destra un autoritratto in abiti tradizionali messicani, la sua controparte più profonda e introspettiva, che stringe tra le mani una foto dell’ex-coniuge. Sulla sinistra, l’altra anima dell’artista messicana, in abiti occidentali, con il cuore consumato dal dolore. Uno specchio del dilemma tra radici e novità, rappresentato egregiamente da una donna e un’artista che più di ogni altro è riuscita a coniugare l’attaccamento alle proprie radici con il desiderio di libertà di espressione.
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