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La trilogia di Better // RECENSIONE

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Eccoci a parlare della trilogia di Better, la storia di Carrie Leighton, pseudonimo di un’autrice italiana e Edito da Magazzini Salani.

Il dark romance fu pubblicato per la prima volta su Wattpad, diviso in tre libri: Collisione, Dannazione e Ossessione. L’ultimo libro che chiude la trilogia è uscito proprio all’inizio di questo mese, il 3 ottobre e, sin dalle prime pagine, sono presenti dei trigger warning  – ovvero, degli avvertimenti per il lettore, affinché sappia che l’opera che stanno leggendo contiene contenuti che possano turbarlo, come presenza droghe, pensieri riguardanti il suicidio, omicidio, problemi di alcol, anoressia etc. Ma torniamo a noi, e andiamo a vedere di cosa parla questa storia.

Trama

La storia è incentrata su Vanessa, 19 anni e Thomas, 22 (almeno all’inizio della storia), due universitari che potremmo definire agli antipodi. Lei studentessa modello, fidanzata col capitano della squadra di basket, topo di biblioteca, e amante del “mantello dell’invisibilità”. Lui è famoso soprattutto con le ragazze – bravo a letto, tanto quanto a basket, di fatto è in squadra con il ragazzo di Vanessa.

Thomas è esattamente tutto ciò che una ragazza come Vanessa eviterebbe… ma chissà, forse i tatuaggi, oppure i muscoli, o quell’aria dannata, riescono a farle ignorare tutti quei cartelli pieni di luci che gridano “PERICOLO” intorno a Thomas. Del resto lui non vuole relazioni, lei vive soltanto di relazioni. Sappiamo già come finisce, vero?

La storia di un amore sbagliato

Mentirei se non partissi dicendo che si tratta dell’ennesima storia d’amore “leggermente” tossica – ma apprezzo che venga ammesso e dichiarato prima ancora che si inizi a leggere. L’autrice inizia di fatto con: Scrivo di un amore sbagliato. E mai parole più vere furono ammesse.

No, okay, da qui in poi, attenzione, perché potrebbero esserci spoiler, quindi se non avete letto e avete voglia di farlo, vi suggerisco solo di farlo se amate il genere dark romance.

Per voi che invece, come me, avete letto tutti e tre i libri, parliamone! Il primo libro, ritengo sia sempre difficile fare un sequel che batta il primo, in questo caso, devo dire che non c’è stata eccezione. Collisione è stato quello che ho preferito di più tra i tre, non perché sia stato il più leggero, anche se chiaramente in quel momento non sappiamo molte cose che possiamo solo immaginare. Tuttavia, la storia segue un ritmo piuttosto equilibrato, ci permette di sfiorare l’idea di una storia d’amore, ma mai di viverla, soprattutto perché Thomas non vuole relazioni. Iniziano a conoscersi e in breve tempo, comprendono di volersi, ma non si definisce un modo di “volere”.

Si feriscono, si urlano contro – il secondo libro è probabilmente il più tossico dei tre. L’instabilità della coppia schizza alle stelle, lui troppo possessivo, violento, lei che inizia a essere gelosa quanto lui, amplificare le sue incertezze. Tutto ciò che di sbagliato può esserci in una relazione, la troviamo qui.

L’evoluzione dei personaggi

Nel terzo libro, invece, si nota un cambiamento netto del personaggio – potremmo dire che si è “purificato”. E non dirò che non mi è piaciuto, però a tratti mi sembra che abbia preso un freccia rossa e saltato tutte le fermate. La storia va un po’ troppo veloce per i miei gusti e non mi permette mai di assaporare quella tranquillità e stabilità che ora mi aspetterei di trovare nei protagonisti.

Senza ombra dubbio il titolo dice già tutto: “Better“. Thomas si innamora di Vanessa, ma capisce che nella situazione in cui sta, non può stare con lei. La ama e proprio perché la ama, si sente spinto ad allontanarsi fino a quando non riuscirà a essere la persona “migliore” che Ness merita di avere. Una decisione sofferta per ambe parti, ma la cosa più giusta della loro relazione è stata questa probabilmente. Allontanarsi per poi trovarsi soltanto quando entrambi erano pronti e completi da soli.

Mi è piaciuto molto questo percorso che spesso viene ignorato, passando semplicemente sopra la tossicità che dà la relazione. Ho apprezzato molto anche la parte riguardante il personaggio di Logan, che non sopporto, ammetto, ma ha dato quel tocco in più di “giallo” oltre a toccare, sebbene in maniera flebile, un tema sempre attuale – quello delle ragazze che possono essere vittime di droghe da stupro. Insomma, Logan è uno psicopatico. Ma ragazze, non fatevi ingannare da un volto angelico!

Un bel messaggio e un quarto libro

Ora non voglio più annoiarvi – dirò solo che, in sintesi, ho apprezzato questa storia con il suo cringe e il suo bel significato finale e che pare che l’autrice stia lavorando a un quarto libro che racconti la storia interamente dal punto di vista di Thomas.

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