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3 anni agoon
Un anno sta per concludersi e un altro sta per cominciare: come sempre, in questo periodo, è arrivato il momento in cui tiriamo le somme e facciamo bilanci sull’anno appena trascorso.
Ci sono stati giorni di sole e di pioggia, cattive notizie – forse ancora troppe – e qualche buona notizia, e niente, anche se lo speravamo, è tornato com’era. Spesso abbiamo tradito i buoni propositi dello scorso anno ma siamo pronti a promettere, ancora una volta, di diventare migliori a partire dal primo Gannaio, di metterci a dieta da lunedì prossimo e di impegnarci per tagliare qualche altro traguardo.
Anche se ci piacciono tanto le cifre tonde e i primi giorni dei mesi e delle settimane, la verità è che le cose non cambieranno all’improvviso solo perché sul calendario comparirà un altro anno. Le cose cambiano sempre, inesorabili e ineluttabili – gli ultimi due anni ce l’hanno insegnato fin troppo bene – ma non all’improvviso.
Il cambiamento non è un punto esclamativo, nella vita raramente esistono punti fermi e capoversi – è difficile stabilire quando comincia un nuovo capitolo – quando una storia finisce e ne inizia un’altra – il tempo non è fatto di linee e angoli, ma è un cerchio disegnato con un pennarello mezzo consumato. In fondo lo sappiamo, ma ci piace tanto misurarlo e fingere che sia possibile dividerlo in frammenti e segmenti e la notte tra il 31 e il 1 festeggeremo brindando a un nuovo inizio.
Questa settimana parleremo di questo: di cose che iniziano, cose che finiscono, in onore di questo anno che, secondo le convenzioni dei calendari e degli orologi, sta scontando insieme a noi le sue ultime ore.
Parleremo di come nascono nuovi giochi e della prima partita al di calcio che sia mai stata giocata; di come l’amore inizi e finisca; di quanto ci faccia paura la fine del mondo e di tutte le catastrofi che ci hanno raccontato, negli ultimi anni, libri e film; vi racconteremo la storia degli inizi e di tutte le leggende legate al Capodanno per accompagnarvi nell’ultimo brindisi dell’anno.
Questa settimana parleremo di questo: di cose che iniziano, di cose che finiscono, e delle cose che scorrono, più sincere, lente e costanti nel loro cambiamento.
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