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2 anni agoon
“Ho sempre pensato che la politica sia transitoria: un giorno tornerò a fare la giornalista”: così esordisce il presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante la lunga conferenza stampa di fine anno, nel corso della quale sono stati toccati tantissimi argomenti – dalla posizione dell’Italia nei confronti di ciò che sta accadendo in Iran in questi drammatici giorni alla riforma della giustizia e del Reddito di Cittadinanza; dall’opinione del premier riguardo degli eventuali Stati Uniti d’Europa della riforma presidenzialista dell’Italia.
Quest’ultima viene considerata dalla Meloni come una priorità, in quanto viene indicata come una riforma che darebbe stabilità ai governi e che, citando testualmente le sue parole, “potrebbe solo fare bene all’Italia”.
L’obiettivo sarebbe quello di avere una “legge ampiamente condivisa” – “siamo partiti dal semipresidenzialismo alla francese” spiega “ma di modelli ce ne sono diversi e si possono anche inventare. Ma bisogna capire la volontà”.
La Meloni difende tutte le iniziative del suo governo – compresa quella sulla magistratura, le intercettazioni e la separazione delle carriere – ma soprattutto la revisione del reddito di cittadinanza. “Il lavoro” dice “lo creano le aziende e lo Stato non può abbattere la povertà per decreto”.
Riguardo le polemiche che si sono scatenate riguardo l’eliminazione del parametro della congruità, il premier ha affermato che per lei l’obiezione è ragionevole “se il tema della congruità è ‘io non voglio accettare un lavoro sottopagato’” e non, invece, “‘non considero il lavoro all’altezza dei miei studi.’”
Dopo aver espresso la sua contrarietà a un modello di Europa federale, la Meloni ha parlato a lungo anche della delicata situazione internazionale – e ha anche annunciato che si recherà a Kiev prima della fine di febbraio.
L’Italia, garantisce il premier, continuerà a sostenere l’Ucraina fin quando non matureranno le condizioni per una pace e, a distanza di un anno dallo scoppio della guerra, è secondo lei necessario mettere in atto qualche iniziativa. Il presidente ha anche ribadito che l’Italia manterrà gli impegni presi continuerà a contribuire alla NATO per le spese militari.
Non è mancato anche un commento a quanto sta accadendo in Iran: “Per noi è inaccettabile e non intendiamo tollerarlo oltre” argomenta Giorgia Meloni “abbiamo sempre avuto un approccio dialogante, ma se queste repressioni non dovessero cessare e non si dovesse tornare indietro, l’atteggiamento dell’Italia dovrà cambiare”.
Per quanto concerne invece il ritorno del Covid in Cina, premettendo il fatto che attualmente in Italia la situazione è sotto controllo, la Meloni ha assicurato che il Governo sarà attento a ciò che accade e che, temendo che i contagi ritornino anche in Europa e nel nostro Paese, ci si è mossi immediatamente. La proposta avanzata dal premier è che quella dei tamponi richiesti a chi arriva dalla Cina diventi una misura presa a livello dell’Unione Europea.
“La soluzione sono sempre i controlli, continuano a essere utili tamponi e mascherine” aggiunge “ma la privazione della libertà che abbiamo conosciuto in passato non credo sia efficace – lo dimostra quanto accaduto in Cina. Dobbiamo lavorare sulla responsabilità dei cittadini piuttosto che sulla coercizione”.
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