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Cultura

Natale nel mondo parte 2

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Abbiamo già parlato di come Spagna, Africa e Giapppone vivono il Natale in maniera diverso rispetto alla nostra. Se ve lo siete perso o non ve lo ricordate, fermi lì e tornare a leggere questo articolo. Intanto noi vi aspettiamo…ci siete? Bene, perché le tradizioni, gli usi e i costumi non sono certo finiti! Ecco perché siamo qui per raccontarvi di altri usi e costumi che riguardano queste festività!

America Latina

L’America Latina si trova praticamente dall’altra parte del mondo e per chi non lo sapesse, potrebbero festeggiare il Natale in bikini, prendendo il sole sulla spiaggia o facendosi una nuotata. Sì, perché mentre da noi è inverno, da loro è estate. Ve lo immaginate un Babbo Natale con il costume che arriva a dare regale? No, okay, Babbo Natale ha il suo costume rosso! In Argentina, le famiglie sono solite riunirsi a tavola il 24 dicembre per mangiare insieme l’asado, ovvero la carne alla brace. Fino a poco tempo fa anche lì, come in Spagna, erano i Re Magi a portare i regali ai bambini, nel mese di gennaio. Da qualche tempo invece, la tradizione di scambiarsi i regali tra parenti e amici a Natale si è diffusa. La sera del 24 dicembre i bambini vengono portati in una stanza e al suono del campanello potranno uscire. Solo allora scopriranno che Babbo Natale è passato di lì e ha lasciato i regali sotto l’albero. Il Brasile è molto ampio e come tale ha diversi modi per celebrare questa festa, ma la più famosa è “Natal luz” di Gramado. Tra l’altro, quest’anno l’evento durerà per tutto il mese di gennaio. La città sarà ricolma di luci ovunque e di ogni tipo. Ah quasi dimenticavo, mentre per noi il Natale vuol dire ROSSO, in Argentina vuol dire ROSA e in Perù…GIALLO. Proprio così, nel periodo natalizio, il colore portafortuna in America Latina è diverso dal nostro e varia di paese in paese. Quindi non meravigliatevi di vedere indossati spesso questi colori.

Natal Luz Gramado Vale a Pena? Melhores Shows Gratuitos e Pagos

In Messico il Natale è una festa molto sentita dal punto di vista religioso, anche loro come noi attendono la mezzanotte per collocare il bambino Gesù all’interno del Presepe. Tuttavia le grandi feste iniziano il 16 dicembre per poi concludersi il 24 e questi giorni sono dedicati al “vagare di Maria e Giuseppe a Betlemme”. Forse lo avrete già sentito dire, questi giorni di festa vengono chiamati “posadas” che tradotto significa “locanda”. Queste sono delle processioni religiose e coinvolge adulti e piccini. Vengono ricreate le scene del viaggio di Maria e Giuseppe fino all’arrivo a Betlemme. Evento particolarmente tradizionale che avviene alla fine de las posadas, (che ricordiamo, è il 24 dicembre) è la rottura delle pentole di terra cotta o di cartone ricolmi di dolci. Questa tradizione prende il nome di “piñatas”, dal celebre gioco per bambini, dove bendati cercano di colpire un oggetto dalla quale poi pioveranno dolci. Vi state chiedendo il perché di quest’usanza? Sì, okay, mangiare dolci è già una valida motivazione, ma come detto, per loro il Natale ha un carattere religioso. Nella cultura messicana la piñata simboleggia il peccato mentre colui che bendato cerca di colpirla, manifesta la propria incrollabile fede. Insomma un colpo per allontanare il peccato!

Polonia

Qui, la viglia di Natale è forse il giorno più importante dell’anno. Ogni membro della famiglia ha un ruolo ben definito. Le donne si apprestano a cucinare mentre gli uomini preparano l’albero. Sì, avete letto bene, l’albero in Polonia viene fatto il 24 dicembre. I bambini invece, si posizionano davanti alle proprie finestre e osservano il cielo, in attesa che la prima stella brilli così da poterlo annunciare a tutta la famiglia. Vi starete chiedendo perché? O forse lo sapete già… la cena della vigilia ha inizio in seguito all’apparizione della prima stella in cielo. La ragione dietro quest’usanza si rifà alla celebrazione della stella cometa di Betlemme che guidò i tre Re Magi nella capannella di Gesù bambino. Anche da loro come da noi, a mezzanotte scartano i regali, simboli dei doni che i tre Re hanno portato al bambinello.  La serata prevede la bellezza di 12 portate, che simboleggiano i 12 apostoli. La cena ha inizio con un grande biscotto wafer chiamato “oplatek“, ha una foto impressa su di Maria, Giuseppe e Gesù, viene passato a ogni membro seduto a tavola che può prenderne un pezzo e mangiarlo. Sappiate che se volete tenervi leggeri a Natale, questo è un posto perfetto per trascorrerlo, poiché il 24 sono soliti mangiare cibi magri ed evitare quelli grassosi, compresi burro e olio nei dolci. Una tradizione molto antica in Polonia e forse un po’ influente del passato è quella dei Kolędnicy“. I kolędnicy sono un gruppo di persone che può comprendere sia adulti che bambini, che si vestono da personaggi biblici. Questi bussano alle porte chiedendo di esibirsi e lo fanno cantando o mettendo in scena passaggi della bibbia. Alla fine dell’esibizione è doveroso ricompensarli con una mancia, soldi per gli adulti, dolci per i piccini.

Mercatini di Natale in Polonia

Olanda

Se siete nel mese di novembre e avete un forte bisogno di sentire la magia del Natale, non dovete far altro che recarvi in Olanda! Qui il Natale inizia a metà novembre con l’arrivo di San Nicola (chiamato Sinterklaas) e il suo assistente, Zwarte Pieten. Il loro arrivo è tanto atteso quanto celebre, viene infatti trasmetto in tv così che tutti possano assistervi da vicino o lontano che sia. In molte città vi è anche una parata che vede Sinterklaas arrivare su un cavallo bianco. Le celebrazioni di San Nicola finiscono il 5 dicembre, i bambini mettono una scarpa davanti al cammino e aspettano con trepidante attesa che la sera, il Santo passi a riempirla di dolci, caramelle e magari anche un regalino extra. Vengono inseriti anche dei rametti all’interno delle scarpe se il bambino non si è dimostrato particolarmente angelico durante tutto l’anno…insomma un po’ come il nostro carbone! La cena del 6 dicembre prevede un dolce tipico della Regione chiamato “letterbanket“, un dolce fatto di biscotto e marzapane. Durante la vigilia di Natale, utilizzano dei dolci come segnaposto e sono soliti mangiare piatti a base di mare. Il 25 invece è dedicato al tacchino ripieno di prugne per poi addolcirsi la bocca con delle piccole focacce a forma di animali e persone, o anche con lo “stollen” un dolce di tradizione germanica a base di uvetta, ribes e pasta di mandorla.

Tradizioni natalizie in Olanda • Quantomanca.com

Le renne di Babbo Natale

Conoscete i nomi delle renne di Babbo Natale? In italiano sono Fulmine, Ballerina, Donnola, Freccia, Donato, Cometa, Cupido, Saltarello e Rudolph. Quest’ultima è sicuramente la più famosa per via del suo naso rosso. Vi è una storia al riguardo che racconta che proprio per quel naso rosso era allontanata dai propri simili. Trovata da Babbo Natale, decise di inserirla in prima fila alla sua slitta, così che il suo naso rosso guidasse le altre renne. Così, il piccolo Rudolph non fu più solo, trovò una famiglia e amore. Si ipotizza che la nascita delle renne sia attribuita a una poesia del 1923 di Clement Clarke Moore, in questa cita: “Una slitta in miniatura e otto piccole renne, con un piccolo vecchio guidatore, così vivace e veloce. Capii subito che doveva trattarsi di St. Nick. … Ora! Dassher, ora! Dancer, ora” Prancer e Vixen. Su! Comet, su! Cupido, su Donder e Blitzen. Sopra al portico! Oltre il muro!” La nascita di Rudolph si deve invece a Robert L. May, che scrisse nel 1939 una storia per bambini dedicata alla renna col naso rosso, la stessa a cui abbiamo accennato sopra!

Rudolph, la renna dal naso rosso - Eventi di Cartone

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