Una pillola contraccettiva adatta all’uomo. Potrebbe essere la svolta in ambito medico, frutto di un nuovo studio condotto dai ricercatori della Weill Cornel Medicine di New York che hanno testato un farmaco per ridurre la fertilità maschile.
Per ora la sperimentazione si è fermata sugli animali, in particolare su topi e ci vorrà ancora del tempo per arrivare alla sperimentazione sull’essere umano. Ma se i primi test venissero confermati, la svolta sarebbe epocale.
Lo studio
Come spiegano nell’articolo pubblicato su Nature Communications, i ricercatori della Weill Cornell Medicine di New York stavano studiando l’attività di un enzima, chiamato adenilil ciclasi solubile (sAC), presente in quasi ogni cellula dell’organismo. I topi che sono stati privati di questo enzima risultavano essere sterili. Da qui, l’idea di un farmaco in grado di bloccare l’enzima.
La ricerca ha portato a identificare alcune molecole, fino a perfezionare il composto sperimentale chiamato TDI-11861. Questo inibitore, iniettato in 52 topi maschi, ha “sterilizzato” temporaneamente gli animali.
“Sicuramente si apre una prospettiva molto interessante per il futuro della pillola anticoncezionale declinata al maschile, tenendo ben conto di come il percorso di sviluppo e approvazione di un qualsivoglia farmaco richieda anni di ricerca e importanti finanziamenti, prima di partorire un prodotto pronto per il mercato”, ha affermato il dottor Ventimiglia, urologo e andrologo dell’IRCCS, ospedale San Raffaele di Milano.
Se la sicurezza di questo approccio non ormonale alla contraccezione maschile dovesse essere verificata, ci sarebbero però altri step da superare prima di arrivare a un prodotto davvero rivoluzionario.
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