Tra i tanti problemi causati dal Covid-19, uno tra i più diffusi è il disturbo psicotico breve. In Campania, durante l’anno di pandemia, c’è stato un aumento del 50% dei disturbi psichici sfociati in angoscia perenne e alterazione della percezione della realtà. L’Oms conferma che i casi di ansia sono cresciuti del 45%, la depressione del 60% ed è aumentato il numero di persone affette da disturbi alimentari. Tutti fattori che non possono essere sottovalutati soprattutto nell’età adolescenziale.
Come dice il dottor Giulio Corrivetti, psichiatra e direttore del dipartimento di salute all’Asl di Salerno, al Corriere del Mezzogiorno, la minaccia del virus può diventare un pensiero costante, ossessivo e angosciante per una persona.
I giovani sono quelli più esposti al problema: “Si trovano a subire uno stress epocale con la comunicazione di un pericolo diffuso e con la negazione della socialità e del contatto con gli altri ragazzi” afferma Corrivetti.
I ragazzi tendono anche a nascondere le loro sofferenze, per cui il dottore invita i genitori a stare bene attenti e ad osservarli e, nel caso ci fosse la necessità, di consultare i siti delle Asl dove ci sono ulteriori indicazioni per aiutare i giovani d’oggi. Non bisogna affatto isolarsi e avere timore di chiedere aiuto.