Per la prima volta è stata osservata in piena luce del giorno una straordinaria creatura anfibia, che solitamente vive nelle profondità delle acque sotterranee. Questa scoperta è il risultato di un lavoro di ricerca condotto dall’Università Statale di Milano, in collaborazione con la Società Adriatica di Speleologia e lo Spleovivarium di Trieste ed è stata recentemente pubblicata sulla rivista scientifica Ecology.
Il Proteo alla luce del giorno
La creatura anfibia è il Proteo (Proteus anguinus), una specie unica nel suo genere. Caratterizzato dalla totale assenza di pigmentazione cutanea e da occhi quasi invisibili, il proteo ha un aspetto serpentino e può vivere fino a 100 anni, resistendo a digiuni che possono durare fino a otto anni. Tradizionalmente si può trovare nelle acque sotterranee delle grotte della Slovenia e delle province di Trieste e Gorizia in Italia.
Il proteo è stato recentemente avvistato anche in luoghi inaspettati. La ricerca, avviata nel giugno 2020, ha documentato la presenza di questo animale in diverse grotte e sorgenti nell’area tra i comuni di Doberdò del Lago e Monfalcone, in provincia di Gorizia. Incredibilmente, in alcune di queste location, i ricercatori hanno osservato il proteo emergere dalle grotte durante il giorno per cacciare lombrichi rimasti intrappolati durante la risalita periodica della falda.
Ma la scoperta più straordinaria è stata l’osservazione di una larva di proteo di soli tre mesi, la prima mai vista fuori da un ambiente sotterraneo e la più piccola registrata finora. Il team di ricerca non intende fermarsi qui. Grazie a un finanziamento recentemente ottenuto, i loro studi si estenderanno a tutte le comunità acquatiche della regione, esplorando le profondità più remote e coinvolgendo anche zone in cui il proteo non è mai stato segnalato prima, come il Salento e la provincia di Como.
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