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Cronaca

Per salvare Purgatori sarebbe bastato un antibiotico

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Il giornalista Andrea Purgatori, morto all’età di 70 anni il 19 luglio 2023, si sarebbe potuto salvare  grazie a un antibiotico. Secondo quanto stabilito dalla perizia richiesta dalla Procura di Roma, la causa della sua morte sarebbe stata un’endocardite infettiva, un’infiammazione delle valvole cardiache che avrebbe potuto essere trattata con una semplice terapia antibiotica.

Purgatori si sarebbe potuto salvare?

La catena di errori medici, secondo le indagini, avrebbe avuto inizio a metà giugno 2023, circa un mese prima della morte di Purgatori. Da quel momento in poi, i segni dell’infezione cardiaca sarebbero stati evidenti, ma i medici che lo avevano in cura non hanno agito tempestivamente. Gli accertamenti clinici essenziali che avrebbero potuto portare alla diagnosi della patologia sono stati omessi, e le cure ricevute non sono state adeguate.

Purgatori fu poi trasferito in un altro ospedale, dove finalmente è stata rilevata l’infezione. Tuttavia, a quel punto era troppo tardi. Le terapie ricevute in precedenza, incluse la radioterapia per presunte metastasi cerebrali e la terapia anticoagulante, non erano adatte a combattere l’infezione e hanno contribuito alla sua progressione. Le indagini hanno coinvolto quattro medici.

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