La città di Ravenna ottiene un nuovo primato: un liceo locale ha riconosciuto il congedo mestruale alle studentesse con dismenorrea.
Primato a Ravenna
Quella che sembrava essere utopia, nel liceo artistico “Nervi-Severini” è divenuta realtà. A tutte le studentesse che soffrono di disturbi mestruali è stato riconosciuto il diritto di potersi assentare dalle lezioni senza che questo vada ad incidere sul percorso scolastico di ognuna e sulle assenze annuali loro consentite. Per poter usufruire del congedo mestruale basterà presentare, all’inizio dell’anno scolastico, un certificato medico che attesti la dismenorrea.
Il progetto, unico in Italia, è disponibile nell’albo online della scuola.
Le testimonianze
L’iniziativa è stata presentata al Consiglio d’Istituto da quattro giovani donne, rappresentanti della componente studentesca. Le ragazze, avvalendosi dell’esempio spagnolo, hanno riportato le testimonianze delle loro compagne di scuola che soffrono di dolori mestruali: alcune di esse hanno crampi così forti da rendere difficile il normale svolgimento delle azioni quotidiane.
La “Carriera Alias”
Il Dirigente scolastico Gianluca Dradi, denominato come il “Preside dei diritti”, già in passato si è fatto carico di nuove ed importanti iniziative a favore degli studenti.
Nello specifico, nel medesimo istituto scolastico è stata introdotta la facoltà di potersi avvalere della “Carriera Alias”. Questo progetto, previo accordo tra scuola, famiglia e studente, consente a quest’ultimo di poter essere libero di esprimere se stesso e il genere di appartenenza, anche se diverso da quello biologico. L’iniziativa permette allo studente di utilizzare il nome da lui preferito, di scegliere inoltre il bagno e lo spogliatoio da utilizzare.
Le parole del Dirigente scolastico
“La promozione delle competenze di cittadinanza, che costituisce uno degli obiettivi formativi delle scuole, passa anche attraverso il recepimento delle legittime istanze degli studenti messi nelle condizioni di appurare come i problemi possano essere gestiti attraverso un processo democratico che si realizza all’interno degli organi collegiali“, afferma Dradi.
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