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Diritto

Spagna: sì alla legge di autodeterminazione di genere e al congedo mestruale

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Autodeterminazione di genere

Autodeterminazione di genere, congedo mestruale retribuito e aborto: le nuove norme approvate dal Parlamento spagnolo.

Legge “Ley trans

Con 191 voti favorevoli, 60 contrari e 91astensioni il Parlamento spagnolo ha approvato la legge “Ley trans”, una norma che difende i diritti delle persone transgender e non solo. Tutti i ragazzi di età superiore ai sedici anni avranno finalmente la facoltà di autodeterminare con piena autonomia la propria identità di genere. Quest’ultima potrà essere riconosciuta legalmente senza una previa valutazione medica.

Iter riformato

L’intero iter potrebbe concludersi nell’arco di tre o quattro mesi. Una vera e propria conquista per tutta la popolazione spagnola se pensiamo al fatto che, prima dell’approvazione della nuova legge, il processo richiedeva almeno due anni di tempo e, a seconda dell’età del ragazzo, una diagnosi medica, l’approvazione di un giudice o dei trattamenti ormonali.

A tal proposito, è importante sottolineare che la stessa norma ha vietato la prescrizione di ogni qualsivoglia terapia ormonale e, al contempo, non solo ha introdotto nuove misure contro l’omofobia nei settori inerenti la salute, l’istruzione e l’occupazione, ma ha anche previsto l’accesso alle tecniche di riproduzione assistita per il collettivo Lgbt.

Congedo retribuito

Un’altra conquista per i diritti delle donne riguarda l’approvazione del congedo mestruale retribuito, una legge che prevede il pagamento del periodo di malattia richiesto da quelle donne che soffrono di forti dolori mestruali certificati dal medico curante. Non solo, i tre giorni di congedo concessi possono essere estesi a cinque in caso di dolori invalidanti.

Con la stessa è inoltre prevista non solo la fornitura gratuita di prodotti mestruali nelle scuole superiori e negli istituti penitenziari, ma anche quella dei contraccettivi ormonali e della pillola del giorno dopo in alcuni ospedali.

Legge sull’aborto

Non è finita qui! Il Governo spagnolo ha provveduto a riformare la legge sull’aborto, ripristinando così il diritto per le ragazze di sedici e diciassette anni di procedere con l’interruzione volontaria della gravidanza senza il consenso dei genitori e, per di più, nelle strutture pubbliche. È stato previsto che «le amministrazioni dovranno garantire il libero esercizio dell’interruzione di gravidanza nei termini di questa legge. Soprattutto, veglieranno per evitare che la richiedente sia destinataria di pratiche che pretendono alterare, sia per confermare, revocare o ritardare, la formazione della sua volontà sull’interruzione o no della sua gravidanza». La norma è stata approvata con 185 voti favorevoli, 154 contrari e 3 astenuti.

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