Connect with us

Coronavirus

Stop allo stato di emergenza: cosa succederà?

Published

on

Sono passati due anni e quattordici giorni dall’inizio della pandemia, l’11 marzo del 2020. Ci sembrava impossibile stare chiusi in casa per mesi, coprirci il volto per abbassare il rischio di contagio, aver paura di un abbraccio… Pensavamo di non farcela, eppure eccoci qua: domani, 1 aprile 2022, termina ufficialmente lo stato di emergenza. Sarà sicuramente una data da ricordare, una pietra miliare in questa fantascientifica esperienza che forse nessuno credeva di poter mai vivere. Ma cosa significa esattamente questo provvedimento?

Il covid-19 non è sparito. Continueremo a conviverci ancora per un po’, con più consapevolezza e l’incredibile aiuto dei vaccini. La prudenza non può far male, ma a piccoli passi, siamo sempre più vicini a riappropriarci di alcune libertà che consideravamo “normalissime” prima dell’arrivo del coronavirus.

Fine dello stato di emergenza: novità sul lavoro

L’ultimo decreto sul coronavirus pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale non prevede più l’obbligo di esibire il green pass rafforzato (che si ottiene con vaccinazione o la guarigione recente dal contagio) per i lavoratori over 50. Da domani sarà sufficiente mostrare il certificato base, che è possibile avere anche soltanto con un tampone antigenico (valido 48 ore) o molecolare (72 ore). Ad ogni modo, secondo le previsioni governative, si supererà completamente la necessità del certificato verde a partire dal 1 maggio.

Nonostante ciò, continua l’obbligo di vaccinazione per gli adulti che hanno superato i 50 anni, pena una multa da 100 euro dell’Agenzia delle Entrate se non si adempie alla norma entro il 15 giugno. Un’ulteriore sanzione potrebbe riguardare chi si rifiuta di esibire il green pass base (ottenuto con tampone). La prima multa potrebbe andare dai 300 ai 1550 euro o, nel caso non lo si mostri per due volte, le forze dell’ordine potrebbero richiedere fino a 3000 euro.

Scuola

Anche per gli insegnanti termina l’obbligo di super green pass: potranno tornare al lavoro, ma con delle eccezioni. Infatti, i docenti non vaccinati che esibiranno solo il green pass base non potranno stare a contatto con gli alunni nelle aule, bensì potranno occupare solo altri ambienti degli istituti, come biblioteche e aule professori. Secondo una circolare del Ministero dell’Istruzione, per loro sarà possibile svolgere solo “attività a carattere collegiale, di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione, documentazione, aggiornamento e formazione”.

Personale sanitario

Le nuove norme in vigore dal 1 aprile non sono del tutto applicabili ai lavoratori del settore sanitario. Per medici, personale ospedaliero, staff delle rsa e infermieri, l’obbligo vaccinale sarà prorogato fino alla fine del 2022. In caso di mancata vaccinazione, le suddette categorie potranno incorrere nella sospensione dalle attività lavorative e, di conseguenza, dallo stipendio. Per rispettare la normativa sarà necessario essersi sottoposti alla dose booster entro 4 mesi dalle prime due dosi o, in alternativa, bastano solo due dosi per chi ha avuto il virus ed è guarito.

Attività ricreative e uffici pubblici

Come precedentemente accennato, l’obbligo di mostrare il super green pass sarà nettamente inferiore a partire dalla fine dello stato di emergenza. Tuttavia, rimane necessario per recarsi in palestre, piscine, centri culturali, congressi, convegni, feste, casinò e discoteche. Per la maggior parte delle altre attività, invece, basterà munirsi del green pass base. Sarà valido per i viaggi sui mezzi pubblici, indipendentemente dalla durata della tratta; per qualsiasi mansione da svolgere all’aperto; per fermarsi in bar e ristoranti, sia nelle sale interne che esterne. Infine, non servirà mostrare neanche il green pass base per accedere a negozi, banche, poste e qualsiasi tipo di ufficio pubblico.

Ultimi cambiamenti con la fine dello stato di emergenza

Un’ulteriore informazione utile per i cambiamenti in vigore da domani riguarda la quarantena da contatto. Se si ha avuto un rapporto stretto con una persona poi risultata positiva, non sarà più doveroso isolarsi, ma toccherà solo a chi ha effettivamente contratto il virus.

L’Italia saluta anche l’assegnazione dei colori alle regioni, usata per indicare il livello di contagio. Ormai è già da tempo che al colore non si associavano particolari restrizioni, ma comunque tutta la penisola è ormai nella fascia di livello meno allarmante.

L’ultimo decreto annuncia anche che non ci sarà più una struttura commissariale, fino ad ora guidata dal generale Francesco Paolo Figliuolo, che si occupava di amministrare le misure di contenimento dell’emergenza sanitaria. La nota divulgata dal governo ci informa che “È temporaneamente istituita un’Unità per il completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia, che opera fino al 31 dicembre 2022″.

_____

Continua a seguirci su Facebook, su Instagram, Twitter e Waveful! Ricevi tutte le notizie sul tuo cellulare iscrivendoti al canale Telegram.

Scopri gli ultimi aggiornamenti cliccando qui.

Continue Reading
Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Direttore responsabile: Maurizio Cerbone Registrazione al Tribunale di Napoli n.80 del 2009 Editore: Komunitas S.r.l.s. - P.IVA 08189981213 ROC N° 26156 del 25 gennaio 2016