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11 mesi agoon
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Monica VaccaMinaccia di gettarsi dal sesto piano del palazzo nel quale vive, fondamentale è stato l’intervento dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco.
Sta facendo il giro del web il video del salvataggio di una donna che voleva porre fine alla sua vita. Il fatto è accaduto a Massafra, in provincia di Taranto, sabato 23 marzo. La donna, cinquantenne, ha minacciato di lanciarsi nel vuoto dal sesto piano della palazzina in cui vive, ubicata nel quartiere Belvedere. Fondamentale è stato l’intervento dei Vigili del fuoco di Castellaneta e dei Carabinieri.
Le immagini sono ormai virali. Grazie a queste è stato possibile osservare l’ottimo lavoro compiuto dalle forze dell’ordine. La donna era infatti seduta sulla ringhiera del balcone quando un Vigile del Fuoco — utilizzando tecniche specializzate di derivazione speleologica, alpinistica e fluviale — si è calato dal lastrico solare per spingere la donna nella parte interna dello stesso. Tuttavia, con una sedia, la cinquantenne ha provato nuovamente a sporgersi nel vuoto. A questo punto ad intervenire è stato un carabiniere, che l’ha completamente bloccata.
Si è trattato, insomma, di una tragedia sfiorata e questo anche grazie alla cooperazione dei parenti della donna — che hanno cercato di parlarle e di persuaderla — e delle Istituzioni presenti.
Vincenzo Giandomenico, segretario generale provinciale di Taranto del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC), ha commentato così la vicenda: “Le immagini divenute oramai virali e che immortalano una donna in preda alla disperazione intenta a lanciarsi dal sesto piano, salvata da un collega Carabiniere e da un Vigile del Fuoco, ci restituiscono una realtà che è sotto gli occhi di tutti ma che viene spesso ignorata: i Carabinieri non sono psicologi, ma combattono il crimine. Azioni come queste vanno oltre l’ordinario senso del dovere ed è giusto che siano riconosciute per quello che sono davvero: gesti straordinari“.
Aggiunge poi: “Al netto del lieto fine, però, ci sono delle osservazioni che non possono passare in secondo piano. Nell’ultimo periodo a Taranto e provincia c’è stato un aumento esponenziale di tentativi di suicidio che ha visto diversi encomiabili interventi da parte di carabinieri e poliziotti che hanno seriamente messo a rischio la propria incolumità. […] Occorrerebbe, da parte dell’azienda sanitaria locale, una maggiore attenzione verso chi vive un disagio che lo porta a pensare a gesti estremi, magari con uno sportello dedicato e un percorso riabilitativo che non deve concludersi con le dimissioni a poche ore dall’intervento di polizia, con il rischio di recidiva e vanificando di fatto il rischio corso dagli operatori“.
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