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Cinema

Tutti tranne te // RECENSIONE

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Oggi parliamo del film che sta facendo impazzire il web: Tutti tranne te. A pochi giorni dalla sua uscita in sala, tutti ne parlano, tutti pubblicano video sui social e tutti vorrebbero vivere una storia simile a quella dei protagonisti.

Il film viene presentato su uno stampo simile a quelle romcom dei primi anni 2000, ma sarà davvero così? Scopriamolo insieme.

Tutti tranne te – la trama

Sydney Sweeney (conosciuta soprattutto per il ruolo di Cassie in “Euphoria”) e Glen Powell interpretano rispettivamente Bea e Ben. Dopo essersi conosciuti in una caffetteria, i due trascorrono un’intera notte a conoscersi e parlare, scoprendo di sentirsi affini in un secondo. A causa di una serie di equivoci, dopo quella notte non si vedranno più, ma il destino ha in serbo ben altro per loro. La sorella di Bea si innamora di Claudia, migliore amica di Ben da tutta la vita. Durante il loro matrimonio, entrambi verranno invitati e per sopravvivere alle pressioni delle persone che li circondano, fingeranno di stare insieme tra un litigio e l’altro. Presente nel cast anche Darren Barnet (Paxton in “Non ho mai”) che interpreta il ruolo dell’ex fidanzato di Bea.

Tutti tranne te” | Convenzionali

La recensione

La coppia Sweeney – Powell è stata sicuramente apprezzata per la loro dinamicità, simpatia e intesa sul grande schermo. Parto col dire che si tratta di un film semplice e leggero, ideale quando si ha voglia di staccare un po’ dalla monotonia e farsi quattro risate. Dunque nulla di originale, ma modesto e più che apprezzabili per gli amanti del genere. Gli stessi protagonisti si mostrano come due persone comuni con le proprie preoccupazioni e i propri “momenti imbarazzanti” (fisici statuari a parte). Ha un’ironia genuina, con la sua dose di “trash” in alcune scene un po’ troppo imbarazzanti, come quando lei gli infila “accidentalmente” il dito… voi sapete dove.

Sebbene faccia solo da sfondo, ho trovato la storia delle spose molto dolce, oltre al fatto di essersi dimostrate di fondamentale importanza per i fini della coppia principale. Molti i riferimenti ai cliché tanto adorati, come quello del Titanic, la presenza del matrimonio, le famiglie che si intromettono e via discorrendo.

A differenza dei suoi predecessori nel genere, il film si concentra più sulla vena comica che su quella emotiva, lasciando a volte che alcune cose vengano spiegate in maniera superficiale e i passaggi che rappresentino l’evoluzione del rapporto troppo sbrigativi e privi di quel “je ne se qua” che ti fa innamorare della coppia. C’è da dire che oltre ad aver riportato a galla il genere romcom, il film ha reso nuovamente iconica la canzone Unwritten di Natasha Bedingfield, che un po’ tutti sui social sono tornati ad amare e cantare.

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