Twisted games – la recensione

E dopo Twisted love eccoci qui pronti a recensire il secondo capitolo della saga “Twisted” di Ana Huang. L’autrice è approdata in Italia grazie a questa serie pubblicata da Mondadori, il secondo libro “twisted hate” verrà pubblicato il mese prossimo, a novembre, mentre per l’ultimo ci tocca aspettare febbraio. Da molti, questo è il libro più amato, forse perché la protagonista è una principessa , o forse perché come detto da molti, in questo libro il protagonista maschile, non fa soffrire quello femminile. Personalmente, ho preferito “twisted love”, ma andiamo per gradi. Sapevate che questo è anche il libro con più pagine della saga?

Trama

Li avevamo già incontrati nel primo libro, lei è la principessa Brigida von Aschenberg, per gli amici, Bridget, lui è la sua nuova guardia del corpo, Rhys Larse. E’ un’ammasso di muscoli, prepotente e autoritario. Ligio al dovere, non ha mai mischiato la vita lavorativa con quella personale, eppure ha lavorato già come guardia sicurezza per altri reali o stelle dello spettacolo. Tuttavia, sebbene il rapporto con Bridget non cominci nel migliore dei modi, tra i due vi è una scintilla d’attrazione fin dal primo momento. A differenza del precedente libro, la stoia si svolge in 4 anni. I primi due narrano in maniera simultanea a ciò che succede nel primo libro. Quindi anche eventi a noi conosciuti, ma questa volta, dal punto di vista dei nuovi protagonisti.

Twisted games – la recensione

Hey, occhio agli spoiler eh! Io vi ho avvisato. L’idea di espandere la storia nei 4 anni è stata a mio parere una saggia decisione. Ancora una volta, la Huang è stata a mio modesto parere perfetta con le tempistiche. Non c’è fretta, ma non c’è nemmeno una perdita di tempo. Tutto ha una spiegazione e io ADORO tutto questo. Bridget è la futura principessa e sì, a tratti a un carattere forte, mi piace loro battibecco iniziale, sebbene a tratti infantile e innecessario. Ho apprezzato che il background di entrambi i personaggi venga delineato e faccia capire in maniera accurata – ma senza eccesso di fronzoli – il perché sono arrivati dove sono. A differenza del primo libro i momenti con le amiche mancano, ma il che è comprensibile, considerato il nuovo ruolo acquisito a Bridget. Personalmente, sospettavo che i segreti di Rhys fossero del tutto legati alla guerra, anche se, a metà libro, ho sospettato ci fosse di più. E meno male, altrimenti neanche Alex Volkov poteva salvarli, no? Non sono totalmente d’accordo sul fatto che Rhys non abbia fatto soffrire Bridget, certo, non come Alex con Ava, ma insomma.

Mi ha fatto ridere all’inizio il modo in cui lui descriveva Alex perché…insomma non erano così diversi, no? A ogni modo, ho adorato il ruolo finale avuto proprio da Alex, che per amore di Ava, ha aiutato i due protagonisti ad avere il loro lieto fine. Non ho potuto non adorare anche i battibecchi tra lui e Jules che spero di vedere ancora nel sequel. Inutile dire che apprezzo non poco la cura nei dettagli della Huang e il suo modo di scrivere. In conclusione consiglierei questo libro? Sì, ma come dice anche la trama a pié di pagina: è consigliabile aver letto prima Twisted love!

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