Cinque spari sono stati esplosi ieri in direzione di Robert Fico, premier slovacco. Ferito da tre colpi, di cui uno all’addome, l’uomo, adesso, dopo aver subito un delicato intervento, lotta tra la vita e la morte.

Chi è l’attentatore?
L’attentatore è un 71enne, immediatamente bloccato e arrestato dalle forze dell’ordine. L’anziano ha prima attirato l’attenzione del premier gridando “Robo, vieni qui!” per poi sparargli.
L’uomo, un pacifista che aveva raccolto firme per fondare un movimento contro la violenza che però risulta avere dei legami con il gruppo paramilitare filo-russo Slovenski Branci, ha dichiarato di aver esploso i colpi perché “in disaccordo con le politiche del governo”. Il 71enne ha utilizzato una pistola che deteneva legalmente.

Le reazioni e i timori in UE
L’attentato è stato condannato da Stati Uniti, Russia e Unione Europea, nonché dalla premier Giorgia Meloni e il Presidente Mattarella. La presidenza di turno dell’UE – affidata al Belgio – lo ha definito “un attacco alla democrazia”.
A un mese dalle elezioni europee, l’aggressione scatena l’allarme attentati. Quello di Fico, infatti, non è l’unico episodio accaduto in questi giorni: cinque politici tedeschi sono stati vittime di attacchi. Non si tratta, comunque, dell’unica preoccupazione – il timore è che questo episodio venga strumentalizzato dal Cremlino per indebolire l’Unione.
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