L’efferatezza del femminicidio di Giulia Cecchettin ha sconvolto l’opinione pubblica – ma la violenza di genere è una piaga che non nasce e non si concretizza di certo oggi. Negli ultimi anni, sono cresciuti moltissimo gli studi relativi alla “teen dating violence” – ovvero, gli studi sulla violenza di genere tra gli adolescenti.
Il sessismo ambivalente: cos’è?
A Napoli, recentemente, è stato effettuato uno studio che riguarda il sessismo ambivalente tra i ragazzi. Ma che cosa si intende per sessismo ambivalente?
Con questo termine ci si riferisce alle modalità con cui si manifesta: esiste infatti un sessismo apertamente ostile – diretto, discriminatorio e forse per questo più facilmente riconoscibile (per esempio, il pregiudizio secondo cui le donne siano effettivamente inferiori agli uomini) – e un sessismo cosiddetto benevolo (come l’idea secondo cui le donne sono creature da proteggere, romaniche e complesse), che forse è ancora più grave e insidioso, in quanto difficile da riconoscere ed estremamente efficace nella perpetuazione degli stereotipi di genere, che vengono, in quest’ottica, erroneamente percepiti come lusinghieri tra le ragazze.
I numeri
Ma, nonostante l’attenzione al fenomeno, i numeri parlano chiaro: solo tra Napoli e provincia ogni giorno vengono formalizzate tra le 25 e le 30 denunce, denunce che riguardano reati legati alla violenza di genere e la tendenza è in aumento.
I dati ISTAT confermano la gravità della situazione: il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni ha subito almeno una forma di violenza fisica o sessuale. Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner, parenti o amici: il 62,7% degli stupri è stato commesso da partner, nel 9,4% da amici e nel 3,6% da parenti, mentre gli sconosciuti sono autori, soprattutto, di molestie sessuali (il 76,8% del totale).
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