I red carpet, i premi, il successo – ma Toni Servillo (all’anagrafe Marco Antonio Servillo, che nel 2024 ha recitato in Iddu, l’ultimo padrino) non dimentica le sue origini, che rimarca spesso nelle interviste. “Sono nato ad Afragola” dice il noto attore “un avamposto essenzialmente agricolo, nel 1959. Sul terreno, un dopoguerra severo aveva lasciato miseria e racconti terribili – le persone si erano ribellate e avevano sofferto, avevano lottato.”
Ad Afragola, ricorda recentemente Servillo, c’era “un’atmosfera profondamente matriarcale”: “Oggi se ne parla tanto, ma a quell’epoca il matriarcato era realtà. Le donne” spiega “decidevano tutto. Erano più forti, più intraprendenti, più coraggiose.” Le donne della famiglia, racconta ancora l’attore, erano a contatto con la realtà “viva, calda e concreta”, mentre invece gli uomini “sconvolti dalla guerra” si rifugiavano nei sogni del teatro, nelle luci dello spettacolo.
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