Multe salatissime dal Tribunale Europeo. Importi limitati ma confermati. Unicredit: «Stiamo valutando il ricorso».
La decisione del Tribunale Europeo
Multe salatissime confermate dal Tribunale Europeo nei confronti di tre istituti bancari di investimento, seppur con importi limitati: da 69,4 a 65 milioni per Unicredit; da 129,5 a 125,6 milioni per Nomura; 172,3 milioni di euro confermati per Ubs. L’importo dell’ammenda inflitta alla Portigon è stato invece limitato a zero poiché ha riportato un fatturato negativo nel corso dell’ultimo esercizio finanziario.
Intesa dannosa
Secondo l’esecutivo comunitario, i sette istituti (Ubs, Natixis, UniCredit, Nomura, Bank of America e Portigon e NatWest) hanno partecipato — tra gennaio 2007 e novembre 2011 — ad un reciproco scambio di informazioni per avere vantaggi su emissioni, collocamenti o negoziazioni circa operazioni nel settore dei titoli di Stato. L’intesa ha avuto un impatto sull’intero mercato dello spazio economico europeo (See).
Le banche hanno tutte opposto ricorso alla decisione, ad eccezione della NatWest.
Titolo
I Giudici hanno confermato che si è trattato di «Un’infrazione unica e continuata. Gli scambi di informazioni commercialmente sensibili, le pratiche di fissazione dei prezzi e di ripartizione della clientela sul mercato, tanto primario quanto secondario dei titoli di stato europei, presentano un grado particolarmente elevato di dannosità per la concorrenza».
Il Tribunale, inoltre, ha evidenziato che «L’eventuale operato anticoncorrenziale di un dipendente è attribuibile all’impresa di cui fa parte. Pertanto, le banche sono responsabili del comportamento dei loro trader».
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