Costretta a lavorare senza contratto, senza busta paga e per 18 ore al giorno: queste le terribili condizioni in cui versava una barista di Chieti. La malcapitata veniva costantemente ripresa da una telecamera e dormiva su un divano posizionato nella cucina del bar.
La donna sulla carta risultava amministratrice della ditta, ma la vera titolare dell’attività sarebbe una 43enne che avrebbe anche trattenuto le retribuzioni che sarebbero spettate alla vittima. Adesso la Procura distrettuale de L’Aquila sta indagando per riduzione e mantenimento in schivitù.
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