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Cronaca

Vendita di bambole pedopornografiche online: AliExpress indagata

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La vendita di bambole pedopornografiche online ha portato AliExpress sotto indagine da parte delle autorità francesi. La Direzione Generale per la Concorrenza, il Consumo e la Repressione delle Frodi (DGCCRF) ha segnalato la piattaforma alla Procura della Repubblica di Parigi, dopo che prodotti simili erano stati individuati anche su altre piattaforme di e-commerce. Questo caso evidenzia la crescente attenzione delle autorità francesi verso la tutela dei minori e la sicurezza dei consumatori online. Le autorità hanno sottolineato l’urgenza di regole più severe per controllare i marketplace internazionali.

AliExpress nel mirino delle autorità

Secondo la DGCCRF, la descrizione e la categorizzazione delle bambole sessuali sul sito mostrano chiaramente la natura illegale dei prodotti. La piattaforma cinese, parte del gruppo Alibaba, rischia conseguenze legali significative se le accuse saranno confermate. L’indagine segue una segnalazione simile fatta pochi giorni prima nei confronti di Shein, dove erano stati individuati articoli analoghi. Le autorità stanno valutando misure più severe per garantire che questi prodotti non siano più venduti online.

Controlli estesi sulle piattaforme di e-commerce

Le autorità francesi hanno esteso le verifiche ad altre piattaforme online popolari tra i consumatori, senza nominarle. L’obiettivo è impedire la diffusione della vendita di bambole pedopornografiche online e garantire la sicurezza dei minori. Esperti legali e di sicurezza informatica sottolineano che i marketplace globali devono aumentare i controlli sui prodotti che vendono, per rispettare le normative locali e proteggere i consumatori.

Implicazioni e contesto internazionale

Il caso della vendita di bambole pedopornografiche online su AliExpress mostra quanto sia importante un controllo costante delle piattaforme globali. La Francia vuole lanciare un segnale chiaro: nessuna tolleranza verso la vendita di prodotti pedopornografici, nemmeno su piattaforme internazionali di e-commerce. Organizzazioni per la tutela dei minori hanno chiesto controlli ancora più rigorosi, evidenziando come la tecnologia globale renda necessaria una vigilanza costante per prevenire abusi.

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