Con la manovra 2026 gli italiani dovranno affrontare un aumento del diesel, eliminando lo storico vantaggio del diesel.
Diesel: ecco cosa cambia
La legge di Bilancio 2026 prevede un abbassamento dello 4,05 centesimi per litro, ma allo stesso tempo vediamo un aumento dello stesso importo nel diesel. In termini pratici, chi guida una macchina a benzina riuscirà a risparmia circa 40 centesimi ogni dieci litri, mentre un pieno di cinquanta litri costerà 2 euro in meno.  Secondo l’UNRAE, in Italia circolano circa 17 milioni di veicoli a benzina, una cifra leggermente superiore a quella dei veicoli diesel, anche se questi ultimi percorrono mediamente più chilometri ogni anno.
Il Codacons invita alla prudenza, ricordando che in passato le variazioni delle accise non si sono sempre riflesse in modo proporzionale sui prezzi alla pompa: “Lo scorso maggio l’accisa è aumentata di 1,5 centesimi di euro e il prezzo del gasolio è subito salito, mentre per la verde, pur in presenza di una riduzione dell’accisa da 1,5 centesimi, i ribassi sono stati minimi”. L’obiettivo è quello di portare a un parziale riallineamento fiscale tra i due carburanti, ma ci sarà comunque un  incremento dei costi per circa 16 milioni di automobilisti che utilizzano vetture diesel.
Il rialzo delle accise riguarda anche i prodotti del tabacco, dove è previsto un aumento di 15 centesimi a pacchetto nel 2026, che diventeranno 41 nel 2028.
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