Il titolare del caseificio del Trentino deve pagare una multa di 8 mila euro. La bambina ricoverata è venuta a contatto con il batterio Escherichia Coli, produttore di shigatossina.
Le analisi
L’episodio è avvenuto nel novembre 2024. La piccola bambina di un anno, residente a Cortina d’Ampezzo, era arrivata nell’ospedale di Padova in gravissime condizioni causate dalla shigatossina che causa insufficienza renale in età pediatrica.
Le analisi sono condotte dall’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, che ha rilevato presenza del batterio in un campione del formaggio. Lo stesso batterio è stato ritrovato in un altro tipo di formaggio, Puzzone di Moena”, di cui sono stati presi 38 lotti in via precauzionale. Per questo motivo il titolare dell’azienda, Gianbattista Vanzo, deve pagare una multa di 8 mila euro per aver venduto ai clienti formaggio con sostanze pericolose per la salute pubblica.
Infatti, l’avvenimento avrebbe potuto causare conseguenze più gravi, ma fortunatamente la bambina ha fatto rientro a casa dopo un ricovero di pochi giorni.
Forse c’è un terzo caso
Poche settimane fa, nella provincia di Belluno, un bambino, ricoverato all’ospedale di Padova,  ha subito un’intossicazione causata da consumo di formaggio con latte crudo. Qualora la notizia verrebbe confermata, si tratterebbe del terzo caso di intossicazione avvenuto in meno di un anno. Rimaniamo in attesa di altri aggiornamenti.
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