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3 giorni agoon
Autore Aniello Russo – Colpi nelle province di Campobasso, Foggia, Potenza e Avellino
La tecnica utilizzata per gli assalti è stata definita “Marmotta” dai magistrati. I malviventi effettuavano un primo prelievo di una banconota da 20 euro, che consentiva loro di accedere all’interno del bancomat. Successivamente, veniva piazzato l’esplosivo nell’apparecchio, azionato tramite miccia. Grazie alle carte usate per i prelievi, è stata individuata la zona di provenienza della banda e una delle auto utilizzate per i colpi è stata rintracciata. La base operativa era situata nella zona di Orta Nova, mentre gli assalti venivano messi a segno in diverse regioni del Sud Italia.
L’inchiesta è stata avviata nel aprile 2024 a seguito di un assalto a San Martino in Pensilis, in provincia di Campobasso. Da questo episodio sono state ricostruite le modalità operative del sodalizio criminale. È stata delineata la struttura della banda, composta da persone esperte nell’uso di esplosivi. Durante le operazioni, sono state utilizzate auto di grossa cilindrata rubate e con targhe false. Complessivamente, circa 200mila euro sono stati sottratti dai bancomat, mentre in un caso tre malviventi sono rimasti feriti a causa di un errore nel dosaggio dell’esplosivo.
I reati contestati comprendono associazione per delinquere aggravata dall’uso di materiale esplosivo finalizzata a furti pluriaggravati. I dettagli dell’operazione sono stati resi noti in conferenza stampa al Comando provinciale dei Carabinieri di Campobasso. Alla conferenza hanno partecipato anche in videocollegamento la procuratrice di Larino, Elvira Antonelli, e il sostituto procuratore Marianna Meo. L’operazione ha dimostrato l’efficacia delle indagini coordinate dall’Autorità giudiziaria e l’importanza del lavoro dei Carabinieri nel contrasto alla criminalità organizzata.
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