È salito a sei il numero delle vittime causate dalle violente inondazioni che hanno colpito la contea di Rongjiang, nella provincia meridionale cinese di Guizhou. Lo ha comunicato l’Ufficio locale per il controllo delle calamità naturali, attraverso il network statale CCTV, fornendo l’ultimo aggiornamento ufficiale.
Le inondazioni hanno raggiunto il picco nella giornata di martedì, sommergendo gran parte delle aree urbane basse e provocando ingenti danni alle infrastrutture pubbliche. L’evento ha avuto gravi ripercussioni sulla vita quotidiana della popolazione: elettricità, comunicazioni e approvvigionamento idrico sono stati interrotti, mentre molte strade sono rimaste impraticabili a causa dell’acqua e dei detriti.
Situazione in miglioramento, ma emergenza ancora in corso
Le autorità locali hanno comunicato che, nelle ultime ore, i livelli dell’acqua sono scesi al di sotto della soglia di allerta nel capoluogo di contea, segno di un primo miglioramento della situazione. Tuttavia, l’emergenza resta alta e i danni sono significativi.
Squadre di soccorso e personale delle emergenze sono al lavoro senza sosta per cercare di ripristinare la normalità. Mercoledì sera è stata riattivata parzialmente l’energia elettrica di emergenza per alcune strutture comunitarie, mentre questa mattina è stato ripristinato l’approvvigionamento idrico ai piani inferiori degli edifici residenziali.
La provincia di Guizhou duramente colpita
Le piogge torrenziali che hanno investito Guizhou sono solo l’ultimo episodio di una stagione monsonica particolarmente intensa nel sud della Cina, con eventi meteorologici estremi sempre più frequenti. Le autorità centrali stanno monitorando l’evolversi della situazione e hanno mobilitato ulteriori risorse per i soccorsi.