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Israele e Hamas hanno firmato: questa mattina, la bozza finale della prima fase dell’intesa su Gaza è stata segnata in Egitto.
Proprio come annunciato da Donald Trump questa notte, dopo giorni di negoziazioni e pressioni, la pace è più vicina – entro le 17 di domani, conferma Tel Aviv, entrerà in vigore il cessate il fuoco e nelle successive 72 ore gli ostaggi saranno rilasciati e riportati in Israele; almeno, i 20 israeliani ancora in vita. Nelle scorse ore, infatti, Hamas ha dichiarato di aver bisogno di almeno 10 ore per localizzare i corpi degli ostaggi deceduti nel corso di questi anni.
Quando saranno liberati gli israeliani rapiti, Tel Aviv dovrebbe rilascire 250 palestinesi imprigionati nelle carceri israeliani e 1700 detenuti a Gaza. Israele, inoltre, dovrebbe mantenere il controllo di una certa percentuale della striscia – secondo il governo, circa il 53%.
Shosh Bedrosian, portavoce dell’ufficio di Netanyahu, parla di “traguardo storico“.
“In una telefonata di questa mattina” dice il portavoce “il primo ministro Netanyahu ha ringraziato il presidente Trump per il suo impegno di leadership globale che ha reso tutto questo possibile. E’ stata una conversazione molto emozionante e affettuosa, durante la quale entrambi i leader si sono congratulati a vicenda per questo traguardo storico.”
Non altrettanto entusiasta è Hazem Qassem, portavoce di Hamas, che parla di date manipolate.
“Netanyahu” afferma “ha iniziato a manipolare le date, gli elenchi e alcune delle procedure e delle misure concordate nell’accordo di cessate il fuoco imostrare al popolo che è lui a controllare la situazione, a muovere le fila e a gestire gli eventi. Ma Siamo in contatto con i mediatori per obbligare l’occupazione a rispettare quanto concordato e non permettere di procrastinare.”
Nel frattempo, i palestinesi festeggiano in strada la fine annunciata dei bombardamenti: sui social sono diventati virali i video che mostrano dei bambini che ballano e saltano a Khan Younis.
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