Morti a Gaza: bilancio drammatico dopo il recupero di corpi dalle macerie
Il numero dei morti a Gaza continua a crescere con il passare dei giorni. Secondo quanto riferito dall’agenzia palestinese Wafa, che cita fonti del Ministero della Sanità controllato da Hamas, le vittime nella Striscia di Gaza hanno superato quota 69.169, mentre i feriti sono 170.685.
Le cifre sono state aggiornate dopo il ritrovamento di numerosi corpi sotto le macerie, a seguito dei bombardamenti che hanno colpito aree densamente popolate. I soccorsi operano in condizioni estremamente difficili, tra carenze di carburante, mezzi e personale sanitario.
Fonti di Hamas: migliaia di dispersi e gravi danni alle infrastrutture
Le autorità di Hamas affermano che molte delle vittime sono civili, compresi bambini e donne, rimasti intrappolati nei crolli. Oltre ai morti a Gaza, si segnalano anche migliaia di dispersi che potrebbero trovarsi ancora sotto le rovine.
Dal 10 ottobre, data di inizio del cessate il fuoco parziale, 241 palestinesi sono stati uccisi e 614 feriti, secondo i dati forniti da Wafa. Intanto, ospedali e scuole della Striscia restano in gran parte inagibili, aggravando la già drammatica emergenza umanitaria.
Allarme internazionale per l’emergenza umanitaria a Gaza
Il continuo aumento dei morti a Gaza e dei feriti ha spinto diverse organizzazioni umanitarie, tra cui ONU, OMS e Mezzaluna Rossa, a chiedere interventi immediati. La situazione sanitaria è al collasso: molti ospedali funzionano senza energia elettrica e senza scorte mediche essenziali.
Le Nazioni Unite parlano di una crisi “catastrofica” e sollecitano la creazione di corridoi umanitari sicuri. Nel frattempo, la popolazione civile continua a vivere sotto i bombardamenti, tra distruzione, fame e mancanza di assistenza. Gli osservatori internazionali ribadiscono che solo un cessate il fuoco duraturo potrà fermare l’aumento dei morti a Gaza e consentire l’arrivo degli aiuti necessari.
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