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1 anno agoon
L’erotismo di HenryMiller incarnato in Jenna Ortega, uno scrittore che potrebbe essere il gemello moderno del protagonista di Stoner, una moglie crudele che sembra uscita da Carnage e una valanga di aestehic Dark Academia: questi gli ingredienti che Jade Halley Bartlett ha scelto per scrivere Miller’s girl, thriller erotico e suo esordio alla regia.
Si tratta di un esperimento riuscito o di un’imitazione disastrosa? Per scoprirlo, non ti resta che leggere questo articolo.

Cairo Sweet, ricca e talentuosa adolescente che vive nel Tennessee, vuole iscriversi a Yale e per farlo deve scrivere un saggio sui più grandi successi conseguiti nella sua vita. Quando prova a mettere qualche parola su carta, tuttavia, si rende conto di non avere niente da descrivere.
In quel momento, seguendo lo scherzoso consiglio dell’amica Winnie, decide di provare a sedurre il professor Miller, che insegna letteratura. Dopo aver letto i suoi racconti, infatti, Cairo si convince che Miller saprebbe amarla “come un folle” ed è decisa a diventare la sua musa.
Tra reading di poesia, colloqui privati e racconti erotici, la ragazza come un ragno tesse la sua tela – ma la preda, che sembrava pronta per essere divorata, si sottrae alla sua presa. Come reagisce un animale alla sua fame insoddisfatta? Con la ferocia. E così fa Cairo che, divisa tra amore e odio, è decisa a vendicarsi del professore.

Miller’s girl riesce a disegnare un’atmosfera torbida e sensuale che non lascia di certo indifferenti e, complici la bravura di Jenna Ortega e Martin Freeman, il film corre verso la fine senza che nemmeno ci si accorga del tempo trascorso. Si tratta di una pellicola piacevole e attraente, una tela in cui è facile restare intrappolati, abbagliati dalla bellezza delle inquadrature e della fotografia ma che, nonostante questo, ha qualcosa di incompleto.
Non si tratta solo del repentino cambiamento che avviene nei personaggi – la giovane Cairo passa dall’essere un’innocente ragazza dedita al solo studio all’incarnazione più pura della femme fatale nel giro di dieci minuti, Miller si lascia sedurre con appena un paio di battute per poi cambiare idea senza un vero perché – ma anche del fatto che le ragioni alla base delle loro scelte e di tutto il film siano poco chiare.
Il film, che nasce da una sceneggiatura per una piece teatrale, trae in inganno: se infatti a un primo sguardo sembra che Miller’s girl parli della relazione morbosa e proibita tra allieva e professore, il finale tronco mostra che invece l’unica protagonista sia Cairo. Questo ci viene confermato dalla descrizione che Jade Harley Bartlett aveva fatto della sua piece teatrale: “la genesi di una cattiva nata da una cocente delusione amorosa”.
Ma perché Cairo diventa così cattiva? Perché reagisce in questo modo a un rifiuto? Perché tratta male anche Winnie, con cui fino a un istante prima aveva un rapporto simbiotico?
Il film non lo dice, non ce lo mostra, facendola diventare, di punto in bianco, una crudele e sensuale ninfetta che spinge lo spettatore a simpatizzare per il professore, sensibile scrittore afflitto da una moglie crudele che gli nega anche una briciola d’affetto.

Ma è lui l’adulto, ed è lui che doveva mettere un freno al gioco di seduzione messo su da Cairo che, nonostante l’apparenza di femme fatale, è una ragazzina.
Se nel professore ci fosse stata una lotta interiore sarebbe stato tutto diverso – ma in Miller non c’è tormento, non c’è dilemma etico: l’unica cosa che lo preoccupa sono le conseguenze lavorative del suo gesto. Troppo comodo l’escamotage dei genitori in viaggio di Cairo, troppo comoda la figura della moglie alcolizzata e cinica: i mezzitoni mancano e i passaggi tra bene e male, per un film di questo tipo, sono troppo netti.
Sarebbe stato bello vedere un capovolgimento di ruoli, un film che mostra che le apparenze ingannano, ma Miller’s girl, dietro la patina dannata, sembra quasi la fantasia di una studentessa annoiata. È un peccato: perché la regista ha dimostrato, in poche pennellate, di riuscire a disegnare atmosfere affascinanti e sensuali, personaggi ambigui che, con una spinta e qualche motivazione in più, sarebbero riusciti a essere convincenti.
Vale la pena vedere questo film? Dipende da cosa cercate: se volete vedere in scena una fantasia morbosa carica di nebbia, letteratura erotica e ragazze crudeli può essere il film che fa al caso vostro. Ma se cercate una storia con personaggi grigi e problemi etici, forse non è la scelta più adatta. Non è un romanzo, ma, piuttosto, un quadro licenzioso. Tanto bello e affascinante quanto statico.

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