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Cronaca

La proposta di Trump alla questione di Gaza

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Nonostante la reazione negativa in Medio Oriente e tra gli alleati occidentali di Washington, Netanyahu appoggia il leader Usa. E Tel Aviv ordina all’esercito di preparare piani per l’abbandono del territorio da parte di un gran numero di palestinesi. Trump incontra il benestare del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che ha appoggiato la proposta del presidente americano di “prendere il controllo” della Striscia.

L’idea stessa di permettere ai primi abitanti di Gaza che vogliono andarsene di andarsene, voglio dire, cosa c’è di sbagliato in questo? Questa è la prima buona idea che ho sentito. È un’idea straordinaria e penso che dovrebbe essere davvero perseguita, esaminata e realizzata perché creerà un futuro diverso per tutti“, ha detto il presidente israeliano a Fox.

La reazione internazionale

Tuttavia, le cose potrebbero non andare come sperato. Donald Trump ha presentato la sua proposta in ambito internazionale, ma gli alleati USA non sono d’accordo sull’idea di sfollare le persone da Gaza.

La proposta solleva la questione se i palestinesi possano essere allontanati con la forza dalle loro case e rompe con decenni di politica estera statunitense, che ha a lungo enfatizzato una soluzione a due Stati per Israele e Palestina. I funzionari della Casa Bianca hanno anche tentato di nascondere molti dettagli, dopo che i critici hanno sottolineato che il piano di Trump potrebbe portare le truppe americane ancora una volta nel cuore di una guerra in Medio Oriente” commenta la Cnn.

Il presidente egiziano Abdel-Fattah al Sisi non andrà a Washington per incontrare Donald Trump se l’agenda dei colloqui includerà il piano Usa di sfollare i palestinesi da Gaza: lo hanno fatto sapere due fonti di sicurezza del Cairo, secondo quanto riportano i media israeliani. Trump aveva invitato Al Sisi durante una telefonata lo scorso primo febbraio, ma ancora non era stata programmata una data del faccia a faccia. Ieri il governo egiziano ha annunciato di voler presentare un programma organico per la ricostruzione della Striscia che “garantisca i palestinesi rimangano nella loro terra“.

Ora, dopo che Hamas ha deciso di ritardare il rilascio degli ostaggi, Donald Trump minaccia di scatenare l’inferno. Ecco le parole del Presidente americano: “Se tutti gli ostaggi non vengono restituiti entro sabato alle 12, penso che sia un momento appropriato. Direi di annullare il cessate il fuoco e abbandonare le speranze e lasciare che si scateni l’inferno. Dico che dovranno essere restituiti entro le 12 di sabato. E se non vengono restituiti, tutti, non uno alla volta, non due oppure uno o tre, quattro, entro sabato alle 12, dopodiché dico che si scatenerà l’inferno”.

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