Uno studio britannico ritiene che il Covid-19 ha provocato un invecchiamento del nostro cervello, sebbene non siamo stati contagiati. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Il Covid ha eroso la nostra salute mentale
Un nuovo studio pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Nature Communications, in base al quale questo nefasto effetto sul cervello sarebbe da attribuire allo stress e alla sofferenza (anche) per le misure draconiane introdotte per spezzare la catena dei contagi.
Le privazioni della libertà hanno provocato un impatto devastante a livello psicologico, motivo per cui L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha parlato di una vera e propria “erosione della salute mentale“. Si tratta di un fenomeno che interessa tutti gli individui, non soltanto coloro che sono stati contagiati.
Lo studio
Per condurre lo studio il dottor Mohammadi-Nejad e colleghi hanno applicato il nuovo modello di IA sulle scansioni cerebrali di ulteriori 996 persone, suddivise in due gruppi: quello di controllo sottoposto a due sessioni di imaging cerebrale prima dello scoppio della pandemia di Covid. C’è poi quello pandemico, sottoposto sempre a due scansioni cerebrali, ma una eseguita prima e una dopo l’avvio della pandemia.
Il dottor Mohammadi-Nejad afferma: “I nostri risultati rivelano che, anche con differenze di età cerebrale inizialmente corrispondenti (età cerebrale prevista vs. età cronologica) e corrispondenti per una serie di marcatori di salute, la pandemia accelera significativamente l’invecchiamento cerebrale“.
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