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4 giorni agoon
Together, un body horror di Michael Shanks, deve molto a The Substance – gli deve, forse, tutte le sue parti migliori. Sebbene sia un film abbastanza godibile e ben fatto, la sensazione, purtroppo è che gli manchi la scintilla che invece accedeva il film di Coralie Farget. Ma cos’è, nello specifico, che non ci ha convinto?
Millie e Tim – lei insegnante, lui aspirante rock star un po’ disperato – sono una coppia da quasi dieci anni. La loro relazione, però, non è più vitale come un tempo.
In una delle primissime scene a cui assistiamo, infatti, i due si domandano (senza riuscire a trovare risposta) se stiano insieme per amore o per abitudine. Tim non si decide a fare “il grande passo”, e allora ci pensa Millie: la donna accetta un lavoro in campagna e, mentre salutano i loro amici cittadini prima di traslocare, gli chiede di sposarla – purtroppo, Tim tentenna e sui due cala un profondissimo imbarazzo.
Le cose non vanno meglio dopo il trasferimento; ma ecco che, proprio quando la distanza tra i due sembra farsi siderale, la coppia durante un’escursione cade in una grotta sotterranea, tra i resti di quella che sembra una chiesa. Dopo aver bevuto dalla fonte che origina in quella grotta, le cose iniziano a farsi strane: Tim e Millie non riescono a stare distanti l’uno dall’altra e quando stanno vicini restano letteralmente incollati.
Cos’è che li spinge fatalmente l’uno tra le braccia dell’altro? Cos’era la chiesa sotterranea? E soprattutto: cosa ne sarà di loro, se cederanno all’impulso di stare insieme?
L’idea alla base di Together – esplorare l’orrore delle coppie che restano insieme per pura abitudine – era senza dubbio interessante e alcune scene di body horror a cui assistiamo guardando la pellicola sono deliziosamente rivoltanti; e tuttavia, nonostante il fatto che tra due attori protagonisti (Dave Franco e Alison Brie, che sono anche produttori del film) ci sia un’innegabile chimica – il che non è strano, visto che sono una coppia nella vita reale – nel film c’è qualche nota stonata.
I personaggi non vengono mai sviluppati davvero a fondo – nonostante il tentativo di esplorare la psicologia di Tim attraverso traumi e flashback – che sono più che altro jumpscare di bassa lega – di lui, alla fine del film, conosciamo comunque poco e comunque più di quanto sappiamo riguardo Millie. Della donna, infatti, non conosciamo nulla oltre il lavoro che svolge e la sua passione per le Spice Girls. Il paragone con The substance è purtropo impietoso: se Elisabeth Sparkle, alla fine del film, sembrava una persona vera, autentica, fatta di carne e (troppe) ossa, Millie e Tim restano sostanzialmente degli antipatici e patetici estranei della cui sorte ci importa troppo poco.
Come se questo non bastasse, la risoluzione della trama lascia insoddisfatti – non facciamo spoiler, ma delle molte domande che vi porrete durante il film nessuna troverà risposta. Tutto ciò senza contare il fatto che dalla pellicola traspare soltanto l’orrore per le relazioni monogame a lungo termine… e forse non era ciò che Michael Shanks voleva ottenere da questo film.
Sebbene sia stato acclamato come il miglior film horror dell’anno, Together risulta in verità ben poco memorabile.
Se cercate un film che vi faccia fare un paio di salti sulla sedia e con degli effetti speciali ben fatti, sicuramente vi darà qualche soddisfazione; ma se cercate un film che vi sconvolga e che cambi la vostra prospettiva… forse fareste meglio a guardare un’altra pellicola.
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