Published
2 giorni agoon
Autore Aniello Russo – Costretti ogni giorno a subire inefficienze e costi aumentano
Domani, 23 ottobre, i tassisti napoletani incroceranno le braccia dalle ore 8:00 alle 22:00 per denunciare una situazione lavorativa ormai insostenibile. I sindacati, promotori dello sciopero, si scusano anticipatamente con i cittadini per i disagi che potranno derivarne, ma sottolineano che la protesta è stata indetta non solo per difendere i diritti della categoria, bensì anche per tutelare gli utenti, quotidianamente penalizzati da un sistema inefficiente che incide negativamente sul costo e sulla qualità del servizio.
Durante le ore dello sciopero, verranno comunque garantiti i servizi essenziali. In particolare, sarà assicurata l’assistenza alle persone con disabilità, alle donne in gravidanza e a coloro che devono recarsi presso gli ospedali o tornare da strutture sanitarie.
Da tempo i rappresentanti sindacali chiedono l’introduzione di regole chiare e l’attuazione di controlli rigorosi contro la concorrenza sleale e il dumping contrattuale, pratiche che vengono messe in atto da alcune multinazionali e piattaforme digitali. Tali realtà – accusano i sindacati – operano in modo sistematico in violazione delle normative esistenti. In parallelo, si registra un abusivismo crescente, che non solo sottrae lavoro ai tassisti regolari, ma mette anche a rischio la sicurezza dei passeggeri.
È stata inoltre denunciata la violazione della territorialità da parte di molti NCC, che continuano a lavorare fuori zona, spesso grazie al supporto di applicazioni digitali che sfuggono a qualunque tipo di controllo effettivo. Tutto ciò avviene in un contesto in cui, a livello comunale, si scontrano richieste precise con una burocrazia opaca e un immobilismo amministrativo.
I tassisti segnalano l’assenza di un piano traffico funzionale e la mancata attivazione di telecamere nelle corsie preferenziali, nonostante i fondi pubblici siano già stati stanziati. Senza questi strumenti, la viabilità rimane caotica e inefficiente, a danno non solo degli operatori del settore ma anche dei cittadini.
Secondo i sindacati, prima di affermare che esista una carenza di taxi, occorrerebbe valutare l’impatto delle misure richieste e analizzare dati concreti. Non è il numero di veicoli a rappresentare il problema principale, bensì una mobilità urbana mal gestita che penalizza l’intero sistema di trasporto cittadino.
Potrebbe anche interessarti:
58enne accusato di violenza sessuale nei confronti del nipote
Continua a seguirci su Facebook e scopri gli ultimi aggiornamenti cliccando qui.


