Il Bologna continua a stupire e conquista un posto nella finalissima della Supercoppa Italiana 2025, raggiungendo il Napoli nell’atto conclusivo della competizione. Una vittoria sofferta, maturata ai calci di rigore contro l’Inter, che certifica ancora una volta la solidità e la personalità della squadra guidata da Vincenzo Italiano, capace di imporsi contro una delle formazioni più attrezzate del panorama calcistico nazionale.
La finale si disputerà lunedì 22 dicembre a Riad, con calcio d’inizio fissato alle 20.00 italiane, e metterà di fronte due squadre che arrivano all’appuntamento con motivazioni diverse ma con la stessa voglia di alzare il trofeo.
La sfida tra Bologna e Inter si è rivelata intensa ed equilibrata fin dai primi minuti. I nerazzurri hanno provato a imporre il proprio ritmo, sfruttando qualità ed esperienza, mentre i rossoblù hanno risposto con organizzazione, pressing e grande compattezza. Il risultato si è sbloccato grazie a Marcus Thuram, che ha portato avanti l’Inter con una giocata da attaccante puro, ma la reazione del Bologna non si è fatta attendere.
A ristabilire l’equilibrio è stato Riccardo Orsolini, protagonista di una prestazione di carattere, capace di trascinare i compagni nei momenti più difficili. L’1-1 ha resistito fino al termine dei tempi regolamentari e nemmeno i supplementari sono bastati per decidere l’incontro, lasciando spazio alla lotteria dei rigori.
Dal dischetto è andata in scena una serie tutt’altro che impeccabile: cinque errori complessivi su dieci tiri raccontano la tensione e la pressione che hanno accompagnato i giocatori. Alla fine, però, il Bologna è riuscito a spuntarla, dimostrando maggiore lucidità nei momenti decisivi e conquistando una qualificazione dal sapore storico.
Uno sguardo alla finale: sogno o nuova realtà?
Il successo contro l’Inter non è un episodio isolato, ma l’ennesima conferma del percorso intrapreso dal Bologna negli ultimi anni. Dopo la conquista della Coppa Italia, i rossoblù si presentano alla Supercoppa con la consapevolezza di poter competere ad alti livelli, anche contro avversari più blasonati.
Vincenzo Italiano ha dato alla squadra un’identità precisa: gioco propositivo, attenzione alla fase difensiva e grande fiducia nei propri mezzi. La qualificazione alla finale rappresenta un premio per il lavoro svolto e per la crescita di un gruppo che ha saputo unire giovani di talento ed elementi di esperienza, creando un equilibrio che oggi fa la differenza.
Ora, di fronte ci sarà il Napoli, squadra abituata a palcoscenici importanti e già qualificata alla finale dopo aver superato l’altra semifinale. Una sfida che promette spettacolo, con due filosofie di gioco diverse ma entrambe orientate alla qualità e all’intensità.
La finale di Riad rappresenta molto più di una semplice partita. Per il Bologna è l’occasione di scrivere un’altra pagina di storia, consolidando il proprio ruolo tra le grandi del calcio italiano. Per il Napoli, invece, è la possibilità di aggiungere un altro trofeo alla propria bacheca e di confermare il proprio status a livello nazionale.
Chi riuscirà a gestire meglio la pressione? Il Bologna saprà ripetersi dopo l’impresa contro l’Inter? Il Napoli riuscirà a imporre la propria esperienza nei momenti chiave della gara? E soprattutto: stiamo assistendo alla nascita di una nuova protagonista stabile del calcio italiano, oppure questa finale resterà un’impresa isolata?
Le risposte arriveranno dal campo, lunedì sera, sotto le luci di Riad.
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