Il Nobel per la pace San Suu Kyi è stata accusata di importazione illegale di walkie – talkie e violazione delle restrizioni Covid. Il verdetto atteso è stato rinviato al 10 gennaio.
È stato rinviato al prossimo 10 gennaio il verdetto atteso per oggi nel processo all’ex leader birmana e Nobel per la pace Aung San Suu Kyi. Lo si apprende da una fonte vicina al caso. La 76enne -già condannata per altri reati- è accusata di importazione illegale e possesso di walkie-talkie nonché di violazione delle restrizioni Covid. Rischia il carcere a vita.
La condanna era ampiamente attesa. Dopo il colpo di stato di febbraio, l’esercito birmano ha instaurato una dittatura militare. Periodo in cui le libertà sono state limitate e il sistema giudiziario messo sotto controllo. La sentenza di lunedì riguarda inoltre soltanto una parte del processo in cui è imputata Suu Kyi e una parte delle accuse che le sono state rivolte: i giudici devono ancora esprimersi sui reati di corruzione, violazione del segreto di stato e della legge sulle telecomunicazioni.
I capi d’accusa sono più di dieci, e Suu Kyi rischia una condanna a oltre 100 anni di carcere.
____
Continua a seguirci il sul nostro sito e sulla nostra pagina facebook e, per essere sempre aggiornato, iscriviti al nostro canale Telegram