
A causa della tensione politica che si protra da mesi in Brasile, è scattato un assalto ai palazzi istituzionali della capitale.
Brasile: il parlamento viene assaltato
Dei sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro, sconfitto alle elezioni da Luiz Inacio Lula da Silva hanno assalto i palazzi istituzionali della capitale Brasiliana. La motivazione è la tensione politica che già da mesi si protrae in Brasile. Dopo ore dagli assalti e dalle vandalizzazioni, sono cessate le ostilità portando ad un totale di 400 arresti. Il presidente Lula ha etichettato l’attacco come “vandalo e fascista”, affermando che le forze dell’ordine avrebbero provveduto a trovare i vandali e a punirli.
Il presidente brasiliano ha inoltre organizzato una riunione di emergenza dei 27 governatori. È stato accusato dal ministro della Giustizia Flavio Dino, che si trova attualmente in Florida, ritenuto responsabile degli attacchi.
L’uomo ha respinto le accuse con un tweet “Le manifestazioni pacifiche, sotto forma di legge, fanno parte della democrazia. Tuttavia, i saccheggi e le invasioni di edifici pubblici come avvenuti oggi, così come quelli praticati dalla sinistra nel 2013 e nel 2017, sfuggono alla regola”
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