E’ cosi che si è espresso il ministro Bianchi che, ha spiegato chiaramente come la Dad e l’utilizzo di strumenti tecnologici sia il centro per la scuola del futuro. Rassicura che, ovviamente non si tornerà ad una idea di scuola interamente a distanza ma che, questa distanza debba diventare un tutt’uno con i vecchi modi.
Le lezioni a distanza, continueranno quindi, anche quando l’emergenza Covid sarà finita. Nell’ultimo anno si è fatto un passo importante in quelli che sono i metodo di insegnamento, l’obiettivo è capitalizzare gli sforzi fatti fin qui e non lasciali cadere nel vuoto.
Il sistema di istruzione infatti, secondo Bianchi, si è ormai adattato a quello che saranno le esigenze future, riformulando i contratti e aiutando i giovani, con la quale vivono la tecnologia con estrema facilità e gli insegnanti che, hanno più difficoltà, a trovare un punto di incontro e di apprendimento reciproco. Al momento, però, la maggior parte degli studenti è tornata in classe per l’ultimo mese di scuola: la didattica è in presenza al 100% in tutte le Regioni fino alla terza media, a prescindere dal colore, le superiori sono in presenza tra il 50 e il 75% in zona rossa e arancione e tra il 60 e il 100% in zona gialla. Insomma, sono pochi gli studenti che chiuderanno l’anno scolastico in didattica a distanza, ma non sarà un addio alle lezioni online