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Il Festival Survival torna a Casoria

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Venerdì 22 ottobre, a partire dalle ore 19.00, sarà inaugurato il “Festival Survival” a Casoria, in Via Calore. La mostra, ormai alla sua 5° edizione, sarà ospitata al CAM, Casoria contemporary art museum. Con la presenza di decine di artisti nazionali ed internazionali, il fil rouge del Festival è “Survival”, la sopravvivenza dell’arte contemporanea nella società odierna.

 

Il programma lascia pensare a un evento eccezionale, accompagnato da performance, live music, incontri e workshop.  Nella serata dell’inaugurazione, anche il gruppo musicale “Sillaba”, la pianista Francesca Genny di Costanzo e, come di usanza nelle serate inaugurali al CAM, l’AperiART, ovvero un aperitivo con “vista” (sulle opere).

L’artista

Dal 22 al 28 ottobre, il primo artista in mostra al Festival Survival è Vincenzo Petrone, con la sua solo exhibition intitolata “Ad personam”. “Scrivere e dipingere, per me, sono bisogni vitali, esigenze indispensabili. Lo faccio da quando avevo 17 anni – dice di sé l’artista sul suo sito web – all’inizio senza una vera e propria consapevole maturità, solo come pura espressione figurativa. Col tempo e con le prime tele, ho potuto sperimentare quelle che sono i  differenti stili e tecniche, fino ad arrivare ad un mio alfabeto personale che è sempre in continuo sviluppo e sperimentazione: concetti astratti, sensazioni, emozioni e tutto ciò che può essere quotidiano e intangibile, forza e impulsi così prendono forma”.

L’esposizione

Il Festival Survival è un esperimento visivo e mediatico lanciato dal museo CAM nel 2016. La partecipazione di artisti internazionali è il fiore all’occhiello dell’esposizione, con i quali collabora per dare risposte a quesiti esistenziali sull’arte contemporanea.

Cos’è l’arte contemporanea oggi? L’artista ha ancora un ruolo nella società contemporanea? Esiste una differenza tra il pensiero artistico comune, e l’estetica decisa dal grande mercato speculativo mondiale dell’arte? La cultura è diventata una macchina che produce arte come merce da consumare, o resta ancora il concetto di arte libera per innalzare lo spirito?

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