Maresca, pur essendo il candidato sindaco che ha unito il centrodestra, non si riconosce in questo orientamento.”Anche se molti giornalisti tendono ad accomunarmi al centrodestra” ha dichiarato,
”La mia identità si chiama Napoli”
Nonostante ciò, l’appoggio ottenuto da Maresca da parte del centrodestra é un fatto. La sua candidatura ha infatti riscosso il sostegno di Forza Italia, di Fratelli d’Italia e della Lega.
Salvini si è mostrato molto contento di questa candidatura, esprimendo anche stima e rispetto nei confronti di Maresca.
”Salvini contento della mia candidatura? Tutti coloro che vorranno aiutare Napoli, che vorranno seriamente mettersi a lavorare per Napoli e per i napoletani saranno ben accetti a Napoli” ha ribadito il candidato.
La destra, d’altro canto, ha avuto vita difficile in questa città – non sorprende, quindi, che un candidato sindaco non voglia riconoscersi esclusivamente nei partiti di questo orientamento politico,
”Sono un candidato sindaco autentico”
spiega ancora “e come ho sempre detto ci porremo a dialogare con tutti coloro che vorranno sedersi al tavolo, un tavolo serio, fatto di programmi, di squadra, di competenze, di professionalitá.”
Maresca cerca di far presa sul desiderio degli elettori di vedere finalmente compiuta l’opera di rivalutazione di Bagnoli e, pur avendo ripetuto di non identificarsi come un candidato del centrodestra, afferma senza mezzi termini che
”Bagnoli è l’emblema del fallimento della politica del centrosinistra”
”Venticinque, forse trent’anni di immobilismo assoluto, di inchieste giudiziarie, tutto fermo in un luogo e in una prospettiva che, se realizzata, determinerebbe lavoro, sviluppo, bellezza, riappropriazione del mare che a Napoli è una risorsa solo sulla carta.”