Mini-cervelli in provetta: controllare i sintomi precoci delle malattie neurodegenerative non sarà più un’utopia.
Un nuovo progetto
Il Centro di Ricerca “E. Piaggio” dell’Università di Pisa, in collaborazione con l’accademia di Friburgo e quella di Amsterdam, ha orientato i propri studi verso la creazione e lo sviluppo di cyborg organoidi per meglio comprendere le caratteristiche dei sintomi precoci delle malattie neurodegenerative. Nello specifico, l’obiettivo primario del progetto europeo è quello di studiare la correlazione tra quest’ultime e gli effetti della deprivazione del sonno.
Mini riproduzioni tridimensionali
Gli organoidi riprodotti nelle aule dell’università sono repliche tridimensionali in scala ridotta del cervello umano e potranno essere spente e accese a comando. Si tratta di modelli che vengono sviluppati grazie all’utilizzo di cellule appartenenti a pazienti reali e che, successivamente, saranno poi sottoposte a specifici studi e a terapie sperimentali personalizzate. Il progetto, finanziato con tre milioni di euro dal programma per la ricerca e l’innovazione dell’Unione Europea “Horizon Europe”, prenderà avvio nel mese di marzo dell’anno corrente e avrà una durata di circa tre anni. Questa tecnica rivoluzionaria potrà garantire risultati molto più accurati rispetto alle normali prassi messe in atto dagli attuali metodi di indagine.
Regolare il sonno
“Simulare i ritmi fisiologici o la privazione di sonno permette di valutare cosa succede alle nostre cellule nervose quando non abbiamo una buona routine del riposo: parametri fondamentali per intervenire in maniera tempestiva e garantire una miglior qualità della vita” afferma Chiara Magliaro del Centro Piaggio, coordinatrice del progetto Nap (twiN-on-a-chip brAins fors monitoring individual sleeP habits). L’idea derivante dalla creazione di questi mini-cervelli, infatti, è quella di dimostrare quanto la regolazione del sonno possa rallentare la degenerazione delle cellule celebrali.
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